Sospesa definitivamente Psg-Basaksehir, ora la Uefa si trova davanti ad un bivio: i possibili sviluppi della vicenda
Il minuto 14 di Psg-Basaksehir cambia il destino della Champions League 2020/2021 e mette la Uefa davanti ad un bivio. La lotta al razzismo diventa carta straccia quando i calciatori del club turco iniziano a protestare contro il quarto uomo del match, Sebastian Coltescu. L’accusa è di aver rivolto un insulto razzista ai calciatori di colore in campo ed allora da Webo a Demba Ba la protesta si fa accesa: il Basaksehir lascia il terreno di gioco, lo stesso fa il Psg.
La partita è sospesa, la Uefa la vorrebbe far riprendere alle 22 ma i turchi si rifiutano: vogliono Coltescu fuori dal match, non basta la ‘retrocessione’ in sala Var. La Federcalcio europea non ha alternative: servono due uomini in sala Var ed allora il match non può riprendere. Cosa succederà ora?
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Psg-Basaksehir, si riprende domani pomeriggio
Se fosse confermato che a non voler rientrare in campo siano stati soltanto i calciatori del Basaksehir, dalla Uefa potrebbe arrivare lo 0-3 a tavolino con il successo per il Paris Saint-Germain. Tre punti che equivarrebbero alla conquista del primo posto del girone, cosa che in campo sarebbe stata certa soltanto con una vittoria.
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A farne le spese il Lipsia, ma soprattutto la credibilità della Uefa. Quella che ha investito molto nella sua campagna anti-razzismo, per poi arrendersi al primo insulto.
AGGIORNAMENTO – La Uefa ha deciso di riprendere il match domani alle 18.55. Niente 0-3 a tavolino quindi e partita che sarà portata a termine. Lo ha ufficializzato la stessa Federcalcio europea preannunciando anche un’indagine per fare chiarezza su quanto accaduto.