Immobile porta avanti la Lazio in Champions: è il terzo italiano a raggiungere un traguardo incredibile: solo Del Piero ed Inzaghi come lui
Sotto una pioggia di quelle che avrebbero fatto da scenario a qualche film di Joe Rambo, la Lazio trova dopo 20 anni esatti la qualificazione agli ottavi di Champions, in una gara da tregenda contro il Bruges, che finisce 2-2,che resta aperta fino all’ultimo secondo,con tanti errori dettati dalla paura ed una traversa che ancora trema.
L’ultima volta, correva l’anno 2000, c’erano ambizioni e qualità superiori in rosa. Questa Lazio, invece, è forte, testarda, quadrata: ha il volto di Simone Inzaghi e, soprattutto di Ciro Immobile.
Perché la storia del bomber di Torre Annunziata si declina perfettamente con quella di chi ci prova, cade, si rialza, ci riprova: può ricadere, ma non molla.
L’etichetta di un incompiuto, del vorrei ma non posso gli è stata appiccicata con tanta fretta: Immobile non è Batistuta, questo è vero, ma il giudizio è stato troppo spesso frettoloso, anche cattivo, nei confronti di chi, in questa stagione, ha dovuto vedersi sindacato anche il proprio privato per la questione Covid.
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La statistica che regala l’Olimpo con Inzaghi e Del Piero
Seguendo le statistiche proposte dal portale specializzato Opta, Ciro Immobile è solo il terzo giocatore italiano a segnare in tutte le sue prime quattro presenze stagionali in una singola edizione della Champions League, dopo Alessandro Del Piero nel 1995/96 e nel 1997/98 e Filippo Inzaghi nell’annata 2002/03.
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Si tratta di una statistica che rappresenta anche la dimensione europea di Ciro Immobile: quella di un attaccante che si sta avvicinando a vincere il dualismo con l’amico Gallo Belotti per una maglia da titolare agli Europei anche per la capacità di imporsi oltre i confini italiani.
La Lazio che torna agli ottavi di Champions è un segnale di come il percorso fatto con giocatori come Immobile e tecnici come Inzaghi è possibile e rappresenta un esempio: ma, anche un riscatto per una stagione dove le polemiche hanno spadroneggiato, al pari di sospetti che in molti caso hanno lasciato anche il tempo che trovano.