Indiscrezione di Repubblica: Maradona ucciso da un cocktail di psicofarmaci. Questa l’ipotesi: indagati i medici Cosachov e Luque
Diego Armando Maradona sarebbe stato ucciso da un cocktail di psicofarmaci. Questa la clamorosa ipotesi che arriva in queste ore dall’Argentina: a riportarla è Maurizio Crosetti, inviato a Buenos Aires per Repubblica.
Un’ipotesi di reato che vede coinvolti il dottor Leopoldo Luque, il neurochirurgo che operò Maradona al cervello e che si sarebbe occupava del coordinamento post operatorio al quale si è aggiunta, dopo il sequestro delle cartelle cliniche e di tutta la documentazione, la dottoressa Agustina Cosachov, seconda indagata per omicidio colposo.
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Indagini in corso: i dettagli
Si apprende, sempre dal reportage di Crosetti su Republica, che i magistrati di San Isidro stanno lavorando per risalire al percorso terapeutico deciso per Diego Maradona dopo le dimissioni dalla clinica Olivos post intervento.
Si indaga su quello che è stato l’utilizzo di due antiepilettici, il Gabapertin ed il Levetiracetam, oltre ad una lista che mette i brividi solo a leggerla: un farmaco un antipsicotico, un antagonista degli oppiodi, un inibitore del desiderio dell’alcol, un altro farmaco per la schizofrenia e il disturbo bipolare e anche un antidepressivo.
Si tratta di quella che viene descritta come una terapia vicina al ricovero coatto: un cocktail difficilissimo da sostenere anche per una persona in buona forma fisica e non nelle condizioni di Maradona. Saranno, poi, i giudici che chiederanno ai periti di sentenziare se il cuore di Maradona abbia smesso di battere per gli effetti collaterali dell’utilizzo di queste sostanze.
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