Inter, Hakimi destinato alla panchina anche contro il Borussia Moenchengladdbach: due motivi perché non diventarà un nuovo ‘caso Eriksen’
Achraf Hakimi è stato il botto di calciomercato dell’Inter in estate. Arrivato dal Real Madrid per una cifra superiore ai 40 milioni di euro, l’esterno ispano-marocchino è stato accolto da top player ma fiinora il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative. Così contro il Borussia Moenchengladbach le previsioni lo danno nuovamente in panchina, dopo aver guardato da bordo campo anche la gara contro il Sassuolo.
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Un’esclusione che sa di bocciatura e che potrebbe far pensare al 22enne come un ‘nuovo Eriksen’. Il danese, arrivato nello scorso gennaio, è ormai ai margini del progetto e anche Marotta ha parlato di lui come “non funzionale” al progetto Conte. Proprio Conte ha rimarcato i limiti di Hakimi in fase difensiva nella conferenza di ieri: il preludio ad una nuova e definitiva bocciatura?
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Valutazione ed età: l’Inter deve credere ancora in Hakimi
In realtà pensare ad una Hakimi messo ai margini del progetto e poi sul mercato come fatto con Eriksen è lontano dalla realtà. Sono almeno due gli ordini dei fattori che fanno pensare ad un’Inter che punterà ancora su di lui nei prossimi mesi. Il primo riguarda un aspetto economico: i 40 milioni di euro sborsati in estate, difficilmente potrebbero rientrare in caso di ‘accontanamento’ pre-cessione e l’Inter vuole tutto fuorché una minusvalenza.
Poi c’è l’aspetto anagrafico da tenere in considerazione. Non parliamo di un calciatore top nel pieno della sua maturità, ma di un giovane già affermato che ha bisogno dei suoi tempi per emergere. Quelli che quasi sicuramente lascerà ad Hakimi: perché un nuovo caso Eriksen con il 22enne non è, al momento, ipotizzabile.
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