La morte avvenuta ieri di Diego Maradona ha scosso il mondo dello sport e non solo. Milioni di tweet, di post: il calcio si stringe attorno al suo dio
Il post di Zlatan Ibrahimovic non è arrivato tra i primi, ma forse è quello che meglio spiega che cosa per il calcio la morte di Maradona: “Maradona non è morto, è immortale. Dio ha dato al mondo il miglior calciatore di tutti i tempi. Vivrà per sempre”. Poche parole, accompagnate da una foto assieme, nella quale lo svedese mostra un sorriso sereno, vero, al cospetto di Diego.
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Da Messi a Ronaldo, passando per Pelé: tutti in piedi
“Oggi dico addio a un amico e il mondo saluta un genio eterno. Uno dei migliori di tutti i tempi. Un mago senza eguali. Se ne va troppo presto, ma lascia un’eredità senza limiti e un vuoto che non verrà mai colmato. Riposa in pace, fenomeno. Non sarai mai dimenticato”, così Cristiano Ronaldo attraverso i propri canali social. Non mancano le parole di Leo Messi, l’uomo chiamato a raccogliere l’eredità di Diego: operazione impossibile, anche per un gigante del futbol come il calciatore del Barcellona: “Un giorno molto triste per tutti gli argentini e per il calcio. Ci lascia ma non se ne va, perché Diego è eterno. Conservo tutti i bei momenti vissuti con lui e colgo l’occasione per inviare le mie condoglianze a tutta la sua famiglia e ai suoi amici”.
Arriva anche l’addio di Pelé: “È triste perdere amici in questo modo. Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo”. Altri grandi numeri 10 non possono non far sentire il proprio cordoglio. “Sono molto triste. Ho nostalgia di un’epoca che è stata bella. Se ne sono andati Cruyff, Di Stefano, Puskas, grandi giocatori che hanno segnato la mia giovinezza. Diego ha segnato la mia vita. È il nostro passato che se ne va”, così Micheal Platini. Mentre Roberto Baggio usa queste parole: “La vita di ognuno di noi è come una tela che cosa possiamo dipingerci sopra? Diego Armando Maradona ha dipinto grande calcio. Così come al Louvre possiamo ammirare nei secoli la Gioconda di Leonardo le generazioni future ammireranno quanto Diego ha saputo dipingere con il suo calcio. Questo rimarrà nei secoli a venire e questo determina la grandezza di un uomo. Ricordo ancora la semifinale del mondiale del 1990, così come le molte volte che l’ho incontrato in campo. Buon viaggio Diego e non dimenticarti di portare il pallone nel viaggio della luce tranquilla dell’eternità”.
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