L’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic, dieci gol in campionato, sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia del Milan
A questo punto, risulta difficile credere possa accadere. Zlatan Ibrahimovic non lo convinci a fare qualcosa. La fa e basta, se lo ritiene opportuno, senza che qualcun altro gli metta pressione. Ma l’ultima suggestione è talmente romantica che qualcosa potrebbe succedere. Anche perché con l’età l’eco del sentimento si fa più intensa. Così, dal nulla, le parole parole di Janne Andersson, fanno rumore, hanno un peso: “Se vuole tornare in Nazionle, deve essere lui a dirmelo”. Hai capito: per una volta, dev’essere Zlatan ad andare da qualche parte, lui a muoversi, lui che catalizza l’attenzione mediatica, sposta le opinioni, convince la Regione Lombardia a utilizzarlo come testimonial del buon senso.
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Il ct della Svezia ha affrontato in un’intervista al quotidiano Aftonbladet la tematica Zlatan. Torna d’attualità l’idea della sua convocazione ora che Ibrahimovic è di nuovo in cima al campionato italiano, ha confermato sul campo di non essere ‘vecchio’ ma anzi ancora più forte, integro fisicamente e mentalmente, un gigante tra buoni propositi in un calcio in continua evoluzione ma che continua ad adeguarsi al suo strapotere.
Gioca come fosse un ragazzino, segna più di tutti, già dieci gol in campionato, e sta vivendo una seconda giovinezza alla quale, forse, aveva creduto solo lui. Eppure nel 2016 fu proprio Zlatan a dire addio alla Nazionale. Per questo motivo, ora, Andersson non fa pressioni per farlo tornare. Gli piacerebbe, certo, ma non dev’essere lui a pregarlo. Ibra, 62 gol in 116 gare con la Svezia, deve sentirlo, volerlo. Si tratta di una scelta complessa.
Ibrahimovic è talmente forte che ripeterlo sembra superfluo: “Non mi sorprendono i suoi numeri. Ma lo ammetto – dice il ct della Svezia – Zlatan mi ha impressionato, sono molto colpito dal fatto che possa continuare ad avere questa fame, questa spinta e questa qualità in ciò che fa. È davvero impressionante, è un grande atleta”.
I tifosi del Milan se lo godono e quelli della Svezia hanno ripreso a seguire con un certo interesse il campionato italiano. Sperando che Ibrahimovic, oltre a continuare a segnare, decida, un giorno, di tornare a vestire quella maglia. D’altronde, è un amante dei grandi ritorni. Ieri il Milan, domani, forse, la Svezia. Ma servirà un passo indietro, di Zlatan. Lui che è sempre avanti.
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