Parole al miele da parte Sven-Göran Eriksson, dal momento della Lazio attuale ai ricordi di quella che fu la sua esperienza biancoceleste.
Mentre la Lazio si appresta a giocarsi una fetta importante del proprio percorso in Champions League contro lo Zenit, a parlare ci pensa una delle bandiere della storia biancoceleste.
Sven-Göran Eriksson è uno dei fautori di quello Scudetto del 2000 che tanti tifosi della Lazio ricordano con grande affetto, ed è cosi che il tecnico svedese è tornato a parlato alla tv di Calciomercato.it proprio della sua ex squadra.
“Sono sicuro che stasera la Lazio vincerà. Coi tre punti il percorso in Europa è garantito, bisogna vedere se Champions o Europa League“, le parole di Eriksson, che si mostra fiducioso sul prosieguo della Lazio in Champions.
Una parola, ovviamente, anche su quello che è l’operato di Simone Inzaghi: “Sta facendo molto bene con la Lazio da tanti anni. Credo che senza il coronavirus, i biancocelesti avrebbero potuto vincere lo scudetto“, dice con certezza l’ex tecnico.
Sguardo in Italia e la lotta Scudetto
Eriksson, imbeccato sui temi della Serie A, ha speso elogi anche il connazionale Zlatan Ibrahimovic, che alla soglia dei 40anni sta dando grandi prove: “Penso che Zlatan sia meglio di dieci anni fa. Lavora, corre di più e si assume anche qualche responsabilità in più”, ha detto con sicurezza Ekiksson.
Ancora su Ibra l’allenatore è sicuro: “Il suo infortunio è un male per il Milan, con lui in campo quasi sempre si vince lo scudetto“. Parole chiare e decise.
Eriksson si è espresso anche sulla corsa Scudetto nel nostro campionato: “pero che lo vinca la Lazio, ma credo che alla fine lo vincerà una tra Milan o Juventus, come al solito“.
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I ricordi biancocelesti
Per Eriksson sono tanti i momenti da ricordare nell’esperienza sulla panchina della Lazio: “5-2 col Valencia? Ero sicuro che la Lazio potesse vincere o pareggiare, perché avevamo seguito gli spagnoli tante volte. Loro correvano tantissimo, hanno avuto la fortuna di fare gol subito e la partita diventò difficile per noi”, ha raccontato.
Poi sui suoi ex calciatori: “Tanti sono diventati allenatori di grande livello, mi fa molto piacere. Qualcuno come Mancini o Simeone me lo aspettavo”.
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