Riccardo Orsolini è stato decisivo nella vittoria del Bologna contro la Sampdoria, ma ha rischiato di tornare a casa a piedi
Riccardo Orsolini ha rischiato seriamente di restare a piedi. Per fortuna ha segnato di testa il gol vittoria, altrimenti sarebbe in viaggio, ora, da solo, col freddo, per rientrare a Bologna dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria. Abbiamo romanzato sulle parole di Mihajlovic, che usa sempre espressioni forti quando parla dei suoi ragazzi. Li tutela anche in questo modo, ironizzando quando serve, spronandoli quando sono giù, sgridandoli quando credono di essere già arrivati. Come un padre e allo stesso tempo un allenatore. Era sorridente, Sinisa, dopo la vittoria in rimonta del Ferraris. Una partita che il Bologna ha vinto con sapienza e anche qualità. Grazie a diverse individualità. Come quella di Orsolini, un giocatore in grande forma eppure spesso timido e pigro davanti al portiere avversario.
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Mihajlovic e l’incubo del Napoli
“Se sbagliava pure quello da mezzo metro, allora veramente era da mandarlo a piedi a Bologna“. Perché Mihajlovic ha commentato così, ai microfoni di Sky, il gol di Orsolini, quello valso il 2-1 contro la Sampdoria? Semplice: perché il suo esterno già diverse volte ha fallito occasioni da gol che sembravano clamorose. Era successo, ad esempio, prima della sosta contro il Napoli. In quella circostanza fu bravissimo Ospina a chiudergli lo specchio della porta, ma anche ‘Orso’ ci mise del suo per fallire la ghiotta chance del pareggio.
Mihajlovic, contro la Sampdoria, temeva di rivivere quell’incubo. La sua squadra costruisce ma non finalizza. Per sua fortuna, Orsilini stavolta non ha fallito. Di testa, da due passi, su cross di Barrow, ha battuto Audero regalando tre punti preziosissimi alla sua squadra. Una vittoria di carattere e cuore che rilancia le ambizioni dei rossoblu dopo il ko contro il Napoli.
Orsolini in crescita: c’è ancora tempo per la Nazionale?
L’esterno del Bologna sta attraversando un ottimo momento di forma: è in crescita, gioca con costanza, si diverte e costruisce. Segna ancora pochino rispetto alle occasioni che riesce a costruirsi. Quest’anno è a quota due gol, non pochi. Ma potevano esserne di più. Ci sarà tempo per rimediare. Un dubbio sorge lecito: c’è ancora tempo, invece, per gli Europei?
Orsolini era stato convocato da Mancini, la Nazionale è il suo grande sogno, eppure la concorrenza è tanta. Sulla destra ci sono Bernardeschi, Berardi, Chiesa, volendo anche Politano. Troppi per pochissime maglie. Orsolini ci proverà, consapevole del fatto che rientrare nei 23 sarà un’impresa. Intanto darà il massimo per sé e il Bologna. E per Mihajlovic. Scongiurando ogni volta una lunga passeggiata.
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