Crotone-Lazio, la partita di Ciro Immobile, dei tamponi superati, delle polemiche stoppate con un dito davanti la bocca a tutti quelli che avevano detto troppo
Negli ultimi venti giorni ci sono state solo polemiche, voci, sussurri anche malvagi nei confronti di un ragazzo che ha sempre fatto del sorriso una delle sue armi più belle. Ciro Immobile era sceso in campo l’ultima volta contro il Torino lo scorso primo novembre: e naturalmente, era andato in gol: ma, già c’era quella che il bomber ha più volte fatto capire che ha considerato la classica macchina del fango nei suoi confronti. La negatività, finalmente, arrivata nelle scorse ore: ancora qualche fastidio che arriva dai media, poi parla il campo, per fortuna. Crotone-Lazio, Immobile c’è: e quando Ciro da Torre Annunziata è sul terreno di gioco, il risultato è sempre lo stesso. Segna. E fa anche segnare.
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Un dito sulle labbra per mettersi tutto alle spalle
Era inevitabile che dopo la rete del vantaggio, quella che ha spianato la vittoria della Lazio, Ciro Immobile si mettesse l’indice sulle labbra per dire: “ora zitti, che faccio parlare il campo” Un gol alla Immobile, senza troppi ricami, quello che al 21′ sul tocco dell’onnipresente Parolo.
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Un’ora e un quarto per tornare King Ciro
Giusto dire che la difesa del Crotone era rivedibile prima di questa gara, non è giudicabile per le assenze nel match contro la Lazio: dire che il club calabrese non è ancora pronto per affrontare la Serie A nel modo giusto potrebbe non essere così peregrino. Inzaghi non sostituisce Immobile, neanche per idea fino al 75′, nonostante la Lazio martedì sia chiamata ad un decisivo impegno contro lo Zenit in Champions: il tecnico sa bene che il suo bomber aveva bisogno anche di tirar fuori la rabbia accumulata nelle ultime settimane. Ed è così che Immobile firma anche l’assist per lo 0-2, quello di Correa, prima di lasciare il campo a Pereira con il risultato, ormai, al sicuro. Crotone-Lazio, l’unico “tampone” che Immobile ha desiderato più di ogni altro per dimostrare a tutti, ct Mancini in testa, che non si molla, neppure di un centimetro.
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