Serie A, ecco il nuovo protocollo: regole e dettagli in vista della ripartenza
Il nuovo protocollo della Serie A è stato confermato. Ora ci siamo, il campionato si appresta a ripartire, ma attenzione a tutte le nuove regole e a tutti i dettagli in vista della ripresa. Cambieranno gli arrivi allo stadio, l’ingresso in campo e anche le proteste con gli arbitri.
Protocollo Serie A: ecco tutte le nuove regole in vista della ripresa
Gli arrivi allo stadio dovranno essere scaglionati: prima gli arbitri (1:45h prima dell’inizo della partita), poi la squadra ospite (1:40h prima), infine la squadra di casa (1:30h prima).
All’ingresso in campo non potranno esserci bambini ad accompagnare i calciatori, non ci saranno le mascotte, non ci saranno foto di squadra né cerimonie della stretta di mano.
In panchina sarà necessario mantenere un posto vuoto tra un calciatore e l’altro e in caso di necessità si potranno utilizzare le tribune per far accomodare le riserve.
Arbitri e giocatori dovranno sempre muoversi in momenti diversi, all’ingresso in campo, all’intervallo, alla fine della partita. Tra gli uni e gli altri dovrà in ogni caso essere mantenuta la distanza di sicurezza di 1,5 metri. Niente proteste ravvicinate e capannelli attorno agli ufficiali di gara dunque.
Tra le varie indicazioni, anche linee guida piuttosto rigide per quanto riguarda le interviste, le conferenze stampa (che potranno avvenire solamente in streaming e con domande poste a distanza o tramite i social), l’attività della Var e di tutti gli addetti ai lavori, dai fotografi, ai cameramen, dai magazzinieri, agli addetti alla sicurezza.
In caso di positività di un giocatore al Covid-19, rimane la regola già valida per gli allenamenti di squadra delle due settimane di ritiro per tutti, anche se, viene specificato nel nuovo protocollo, sulla base dei dati epidemiologici e delle nuove acquisizioni scientifiche, le procedure potranno subire variazioni rispetto a quanto attualmente in vigore.