ALLENAMENTO LAZIO- Secondo quanto riportato dai colleghi de “Il Corriere della Sera”, la Lazio avrebbe violato il regolamento degli allenamenti individuali dando vita ad alcune partitelle tre contro tre. Il protocollo vieta questo genere di allenamento, il quale sarò consentito dal 18 maggio. Simone Inzaghi starebbe già forzando i ritmi per cercare di far raggiungere ai propri giocatori la forma migliore, ma è anche chiaro che vadano rispettate le regole tracciate dal protocollo.
Detto questo, Igli Tare, ds dei capitolini, intervistato ai microfoni di “Repubblica“, ha colto l’occasione per evidenziare il suo punto di vista sulla lotta scudetto e sulle decisioni del Governo.
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Allenamento Lazio, ma non solo: lo sfogo di Tare
Il direttore sportivo dei biancocelesti ha così affermato: “Chi dice che vogliamo continuare il campionato solo per interesse personale non ha capito niente. Il calcio dà da vivere a 370 mila persone, se si ferma sarà il fallimento per tanti e l’Italia perderà pezzi di storia non solo sportiva. Sarà un disastro sociale”.
“Fermarsi adesso vuol dire, quasi certamente, non ripartire neanche a settembre. Ci stanno prendendo in giro, queste continue complicazioni sono ridicole. Non posso pensare che il ministro Spadafora sia così irresponsabile da farlo apposta, ma di certo esistono governi in Europa che vogliono aiutare il calcio: la Germania, la Spagna, l’Inghilterra. In Italia non è così, evitiamo un’estate in tribunale”.
In chiave scudetto: “Scudetto? Noi ci siamo. Proveremo a vincerlo adesso, se la Serie A riprende, oppure l’anno prossimo. Arriviamo da lontano e non ci fermiamo qui”