RIPRESA SERIE A- Punto interrogativo sulla possibile ripresa del campionato di Serie A. Cresce l’attesa e continuano i punti interrogativi, evidenziati sia da Gravina, presidente della FIGC, sia da Spadafora, ministro dello sport del Governo italiano.
Gravina è stato chiaro: “Non firmerò mai il blocco dei nostri campionati, non posso farlo, significherebbe uccidere il calcio italiano. Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga. Se dobbiamo aspettare il contagio 0 e il vaccino salta anche la stagione 2020-21″.
Il calcio non è un’entità separata da altri contesti, con tanti negoziati di natura commerciale e contrattuale con molte realtà. Faccio un esempio: c’è una clausola tra la Lega A con i broadcaster che, in caso di stop, causerebbe un danno emergente di 400 milioni di euro. Non sono numeri buttati lì a caso.
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Ripresa Serie A, Spadafora: “Per gli allenamenti servirà accordo, altrimenti…”
Il ministro Spadafora, intervenuto ai microfoni di “Mi manda Rai Tre”, ha rivelato: “Se si troverà un accordo tra il comitato tecnico scientifico, gli allenamenti ripartiranno e questo potrà avere i suoi effetti sulla ripresa del campionato. Viceversa, sarà il governo a decretare per motivi di evidente emergenza sanitaria mondiale, la chiusura del campionato”.
Il ministro dello sport ha poi aggiunto: “Secondo me bisogna che anche la Lega Serie A sul finisca qui polemiche e scontri. Io penso che il calcio debba essere anche in questo momento un simbolo di quello che è sempre cioè di leggerezza, di gioco, che si debba dividersi solo per il tifo per le nostre squadre del cuore e non per altro.