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Cagliari

Serie A, si riparte a fine maggio: priorità alla Coppa Italia, date e dettagli

Scritto da
Riccardo Vaccaro
(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

La Serie A potrebbe riaprire le danze in vista della fine di maggio. Di fatto, secondo quanto rivelato dalle ultime indiscrezioni riportate dalla “Gazzetta dello Sport”, il 27 e 28 gennaio la Coppa Italia potrebbe entrare nel vivo con l’andata delle semifinali tra Juventus-Milan e Inter-Napoli.

Priorità alla Coppa Italia, poi spazio al campionato. 12 partite da giocare in circa due mesi. Si giocherà a temperature record con riposo da una partita all’altra di sole 72 ore. Ecco perchè l’idea delle 5 sostituzioni potrebbe esser presa concretamente in considerazione.

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Serie A, Malagò allo scoperto: “Spero che ripartano gli allenamenti”

Il presidente del Coni, intervistato dai colleghi del “Corriere dello Sport”, ha così ammesso: “Spero che il governo autorizzi quanto prima il ritorno agli allenamenti. Mi auguravo si potesse partire già dopo Pasqua, ma hanno deciso per il 4 maggio. Ovviamente i parametri medici dovranno essere rispettati al massimo. Poi bisognerà pensare alle partite, ma non ci dovrà essere tutta questa confusione. Ci sono in ballo troppi interessi divergenti”.

Il presidente ha poi concluso: “Gravina lo sento tutti i giorni, comprendo le difficoltà del momento e capisco che voglia portare a termine la stagione. Parla di luglio, agosto, settembre, ottobre, addirittura della prossima Serie A articolata in due gironi con i playoff e i playout. Quello che manca è un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente. Si parla solo di tagli degli stipendi dei calciatori, ovvero si è partiti dalla fine o quasi, di accordi in alto mare, e adesso di un protocollo medico che dovrà passare al vaglio dell’ISS”.

La Lega Serie A risponde a Malagò con una nota UFFICIALE

La Lega Serie A manifesta stupore per la leggerezza e l’ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi. La Lega Serie A, dall’inizio della situazione di emergenza legata all’impatto del Covid-19 sul calcio, è in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV.

Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali. La Lega Serie A è inoltre in continuo aggiornamento con la FIGC e le altre componenti del sistema calcio per vagliare tutte le opzioni possibili, proseguendo allo stesso modo il dialogo con le altre Leghe europee, l’Eca, l’UEFA e la FIFA. Ci si augura, in un momento di grande difficoltà per il Paese, che ogni Istituzione lavori, con senso di responsabilità, in modo costruttivo e propositivo per il bene comune, senza creare, come dice il Presidente del Coni, “conflittualità che danneggino qualsiasi progettualità”

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