CONFERENZE STAMPA 3 GIORNATA- Ecco le conferenze stampa della 3^ giornata di Serie A. Si partirà con la sfida tra Fiorentina-Juventus, poi Napoli-Sampdoria e poi Inter-Udinese.
Napoli-Sampdoria
Ancelotti: “Le condizioni del San Paolo? Speriamo domani sia tutto ok. La mia è stata una esternazione fatta con il cuore. Gli spogliatoi dovevano essere consegnati il 31 di agosto. Quando arrivi al 10 di settembre che non c’è stata la consegna ti preoccupi. Credo che la città di Napoli meriti uno stadio all’altezza del blasone. Domani avremo sicuramente un nuovo spogliatoio. Milik e Insigne? Si sono allenati col gruppo, quindi li considero a disposizione. In ogni caso inizia un ciclo di partite importanti, ci saranno delle rotazioni e tutti i giocatori saranno utilizzati perché la qualità della rosa mi permette di farlo”. “La gara più importante è con la Samp, non pensiamo al Liverpool”. “Koulibaly? Durante la pausa ha migliorato la condizione”.
Fiorentina-Juventus
Montella: “Ribery sta bene, ma non so se ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Ha lavorato bene in settimana. Contro il Perugia è rimasto in campo più di quanto pensassi. Se non ci sono imprevisti, giocherà. Falso nove o nove vero? Si dà troppa interpretazione a questo, ho tanta scelta. Chi è subentrato ha fatto bene nelle scorse partite, ho tante possibilità. Sfida tra Ribery e Ronaldo? Giocano quasi nella stessa posizione, sono giocatori vincenti, ma non penso la debbano decidere loro la partita, ci sono altri giocatori in campo. Sono motivato e fiducioso, ho voglia di lavorare. Ho avuto oggi tutta la rosa a disposizione. Sono stimolato. Vogliamo iniziare il nostro campionato in termini di punti e prestazioni. Contro il Napoli abbiamo giocato una partita strepitosa. Contro il Genoa abbiamo fatto meno bene, ma un passo falso ci può stare”.
Sarri: “Per un allenatore andare in panchina e partecipare agli allenamenti è la vita. E’ tutto. Chiaro che non è semplice rimanere fuori, ringrazio il nostro staff medico che mi ha coccolato 20 giorni e mi ha fatto capire che in quel momento era meglilo fare un passo indietro per non farne uno più lungo dopo. E’ stato pesante, ma l’ho dovuto accettare nella consapevolezza che lo staff stava andando avanti alla grande in campo e in partita. Io in questo momento penso al campionato, da domani sera penseremo alla coppa e tutto il resto. Siamo in una fase in cui la squadra deve trovare un’identità forte e siamo nella fase in cui è più difficile fare delle rotazioni che poi nel giro di dieci giorni diventeranno probabilmente indispensabili. In questa fase però ho privilegiato questo aspetto di dare un’identità e un assetto che non sarà quello definitivo, ma in questo momento ci dava qualcosa in più. Noi dal punto di vista del campo dobbiamo combattere con al difficoltà di avere tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco. Parlo degli infortuni di Khedira e Ramsey, all’inattività di Rabiot. Questo mette questi giocatori in difficoltà nei confronti dei giocatori che hanno avuto più continutità. L’aspetto positivo è che questo gruppo sta lavorando bene. Ne parlavo con la squadra ieri e dicevo che mai nella mia carriera ho visto i giocatori rimasti durante la sosta lavorare così bene. Solitamente è un periodo difficile in cui trovare le motivazioni per allenarsi ad alto livello, invece i miei ragazzi l’hanno fatto. Qualcuno ha avuto in questi dieci giorni grandi benefici. Purtroppo solo dal punto di vista fisico, perché tatticamente abbiamo potuto lavorare poco. Ho forti sensazioni su Bentancur, deve migliorare, ma sta lavorando benissimo”.
Inter-Udinese
Conte: Ci sono partite molto impegnative: Barcellona, Lazio, prima di Champions. Non è questione di misurare le ambizioni, dobbiamo fare del nostro meglio, ci dobbiamo concentrare di partita in partita e affrontarla al massimo. La partita della vita sarà con l’Udinese. Vogliamo fare una buona prestazione, mantenere alto l’entusiasmo che deve essere dosato. Gruppo di ragazzi che lavora bene, si sta creando qualcosa di importante. Sanchez? Ha dimostrato in passato di avere grandi qualità. In passato ha vinto, ha giocato in club importanti. È forte, ha qualità, deve riannodare il filo che ha perso negli ultimi due anni, allo United non ha dimostrato il suo valore. Deve essere portato al suo livello. Ho trovato grande disponibilità e voglia di allenarsi, deve entrare nella nostra idea di gioco, ha iniziato a capire l’intensità e alcune situazioni di gioco. Quando sarà pronto dci darà una grossa mano”