JUVENTUS AJAX – Il risveglio in casa Juventus è di quelli pessimi, bui, amari. I bianconeri per il secondo anno consecutivo escono ai quarti di finale di Champions League e devono dire anticipatamente addio ai sogni di gloria. Quella coppa, ormai maledetta dal 1996, non tornerà a Torino nonostante l’arrivo di mr. Champions, Cristiano Ronaldo, che comunque da solo può ben poco in un gioco di squadra come il calcio. Se mancano i compagni il portoghese non può vincere da solo le partite, può dare una grande mano ma poi serve l’apporto del resto della squadra.
Apporto che è mancato nella doppia sfida contro gli olandesi, che hanno meritatamente passato il turno di Champions. Come era prevedibile, l’eliminazione dalla coppa porta strascichi negativi non solo in ambito sportivo (anche quest’anno i bianconeri si fermeranno al “solo” scudetto) ma anche extra calcistico. La Borsa, infatti, subisce il ko europeo.
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Juventus Ajax, la Borsa ne risente
Secondo le stime de Il Sole 24 Ore la Juventus avrebbe subito una svalutazione di quasi 300 milioni di euro per quanto riguarda la capitalizzazione. Il titolo del club in Borsa è stato aperto in prima mattinata piazzando subito un ribasso record. Alle 10 il titolo è stato sospeso quando ha toccato un calo teorico del 25% e un -21,8%. Passivi importanti, che comunque vengono parzialmente “recuperati” dall’incasso che la Juventus ha ottenuto durante questa campagna europea.
Gli introiti Uefa si assestano attorno ai 94 milioni di cui, riporta la Gazzetta dello Sport, 30 milioni dai risultati storici, 46 milioni dai risultati sportivi (quarti di finale compresi) e circa 18 milioni dal market pool.