JUVENTUS EMPOLI CONFERENZA ALLEGRI – Alla vigilia della sfida interna con l’Empoli, sono arrivate le parole di Massimiliano Allegri. Il tecnico della Juventus ha parlato in conferenza stampa mandando un messaggio alla squadra: “Domani è una partita che va vinta, va affrontata con grande cattiveria e concentrazione. Staccare la spina, pensando di aver già vinto il campionato, è la cosa più sbagliata. Domani bisogna fare una gara seria. L’Empoli ci darà del filo da torcere, stanno bene e hanno un obiettivo da raggiungere. Noi dobbiamo portare a casa i tre punti. A Genova non siamo entrati in campo con l’attenzione giusta, abbiamo fatto una figuraccia. Ci servono 5 vittorie per il campionato. Voglio una squadra tosta domani, lo esigo. E i tifosi ci devono spingere”. “Dybala-Mandzukic-Bernardeschi? Con questi tre giocatori potremmo giocare anche con i tre dietro, dipende da dove gioca Bernardeschi. Però domani è probabile giochino tutti e tre insieme”.
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Juventus-Empoli, conferenza Allegri
Le domande poi sono inevitabilmente andate a toccare l’argomento Ronaldo, infortunato con il Portogallo e volato a Barcellona qualche giorno dopo: “Di voci ne circolano tante. Ronaldo aveva il giorno libero ed è andato a Barcellona per cose commerciali sue. Sta bene, ha iniziato a muoversi un po’. Ci vuole prudenza. Meglio saltare una partita che due mesi di campionato. Ronaldo rientrerà quando starà bene e non ci sarà pericolo di una ricaduta”.
Infine su Kean e il momento che sta vivendo l’attaccante di proprietà della Juventus: “Non sono indietro. Poi dite che Kean è più avanti, ci vuole calma. A me queste cose infastidiscono. Un ragazzo giovane si costruisce passo passo, ha fatto un gol con il Liechtenstein e sembra diventato Messi o Ronaldo. La mia preoccupazione è quando recupererà da questa sbornia che ha avuto a livello mediatico. Perché se poi a giugno la Nazionale gioca con Bosnia e Grecia e Kean non tocca un pallone, allora diventa un brocco. Ci vuole calma, un pezzetto alla volta tirarlo fuori, rimetterlo e fargli fare mezz’ora, fargli fare la partita giusta. Come tutti i ragazzi giovani. Serve equilibrio”.
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