INTER, DE BOER torna a parlare – Sono passati 2 anni e mezzo dalla fine della sua avventura all’Inter, avventura durata solamente un paio di mesi o poco più, ma Frank De Boer non dimentica la pessima avventura vissuta all’Inter. Era l’estate del 2016, Roberto Mancini aveva da poco dato le sue dimissioni da tecnico dell’Inter e i nerazzurri, presi in contropiede a poche settimane dal via del campionato, decisero di ingaggiare un allenatore giovane, promettente, ma che di calcio italiano non aveva la minima esperienza: Frank De Boer. L’olandese arrivò a Milano con la nomea di profeta del bel gioco, ma in nerazzurro raccolse solamente delusioni. La partita che si ricorda con maggior piacere la vittoria per 2-1 in casa contro la Juventus, alla seconda giornata, poi il buio totale fino al quasi immediato esonero dopo pochi turni di campionato. Nel recente passato il tecnico, ora in MLS, non si è mai tirato indietro nel ricordare con parecchio rammarico quell’avventura.
Ricordi che ha voluto esprimere ancora, tirando più di qualche frecciata all’Inter e alla società al tempo ancora di Tohir.
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Inter, De Boer: “Gruppo marcio”
“Volevo cambiare l’intera struttura e la cultura – racconta ad una testata olandese – perché quel club non aveva vinto nulla per molto tempo. Mi sono completamente immerso in questo, volevo davvero lavorare con i giocatori“.
L’accusa poi, nemmeno troppo velata, verso quel gruppo che trovò in una calda estate del 2016: “Avevo a che fare con un gruppo marcio, ma non mi è stato permesso di buttare fuori alcuni giocatori. In esso avrei dovuto premere un po’ più forte l’acceleratore. Se vuoi causare un cambiamento, devi fare le cose all’inizio”.
Un’esperienza ricordata senza molta passione. Ma nemmeno i tifosi nerazzurri avranno un gran ricordo di uno degli allenatori più deludenti della storia recente interista.