MOURINHO INTER – Intervistato ai microfoni del Telegraph, José Mourinho, ex tecnico del Manchester United, ha rivelato di essere alla ricerca di una nuova panchina. Un’esperienza che però non dovrà essere con una squadra qualsiasi, ma un club in cui ci sia “empatia con tutti, com’era in quell’Inter (dal 2008 al 2010, quella del Triplete)”. Una società in cui non ci sia un “conflitto interno” in quanto “il conflitto è solo la domenica in campo, quando affronti qualcuno che vuole prenderti i tre punti. Questo è il momento del conflitto”.
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Inter, Mourinho: “Voglio lavorare nell’empatia strutturale”
Lo Special One ha quindi proseguito: “Voglio lavorare nell’empatia strutturale: un club è una struttura, una struttura complessa in cui il manager è una parte importante di quella struttura, ma non è la struttura. Voglio lavorare con le persone che amo. Persone con cui sono felice di lavorare, con cui condivido le stesse idee”, come in quell’Inter spiega.
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Inter, Mourinho: “Il mio habitat naturale è la vittoria”
Mourinho ha detto la sua sul fatto di restare 18 mesi senza vincere alcun trofeo: “La gente dice che si impara di più con la sconfitta. Forse c’è del vero in questo: sento che il mio habitat naturale è la vittoria. Questa è la prima volta in cui non vinco nessun trofeo per 18 mesi. Alcuni non vincono trofei per 18 anni…”. Dall’esonero dallo United ha sfruttato il tempo a disposizione per prepararsi al prossimo incarico: “Ora ho tempo per pensare, riflettere, provare a capire tutto e cercare di essere più pronto per il prossimo futuro che sta arrivando. So che sta arrivando, non è ancora arrivato perché quello che è arrivato, non lo volevo”.