SARRI KEPA – Ha dell’incredibile quello che è accaduto nei minuti finali di Coppa di Lega tra Chelsea e Manchester City. Protagonisti il tecnico dei Blues Maurizio Sarri e il portiere Kepa, vittima di un attacco di crampi: l’allenatore italiano decide per la sostituzione, chiama a sè il secondo portiere Willy Caballero, comunica il tutto al quarto uomo ma il tutto non avviene perché l’estremo difensore spagnolo si rifiuta di uscire. Questo, suscita l’ira dell’ex allenatore del Napoli, che inizia a dirne di tutti i colori verso il portiere della propria squadra. Alla base di tutto c’è stato un malinteso poiché Kepa era in condizioni di giocare e, dalla panchina, non l’avevano capito.
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Sarri-Kepa, che scontro!
Dopo un paio di minuti di discussione ai limiti del surreale Kepa resta in campo, nonostante Caballero fosse già pronto per subentrare. Il vice Gianfranco Zola non la prende bene, Maurizio Sarri ancora peggio tanto che si dirige in un primo momento verso gli spogliatoi, deciso a lasciare il campo, per poi tornare sui suoi passi. L’intervento di Rudiger è decisivo per sedare, in un primo momento, la lite. Poi il tutto riprende, si va ai rigori e per Maurizio Sarri dopo la rabbia arriva la delusione: la coppa va al City.
IL CHIARIMENTO – Alla fine di tutto è arrivato il chiarimento con Kepa che ha rilasciato alcune dichiarazioni di pace nei confronti del proprio allenatore: “Vorrei chiarire che in nessun momento è stata mia intenzione disobbedire all’allenatore e a nessuna delle sue decisioni. Credo che sia stato solo un malinteso in un momento di grande tensione di una finale. Sarri ha pensato che non fossi in condizione di continuare a giocare e la mia intenzione era solo quella di spiegargli che stavo bene”.
Poi le parole di Sarri: “Pensavo che avesse un problema e non potesse continuare a giocare, poi il medico mi ha spiegato”.
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