ROMA PORTO, Di Francesco parla in conferenza stampa – E’ finalmente tempo di vigilia europea in casa Roma. I giallorossi, che con le due ultime gare contro Milan e Chievo hanno “placato” un ambiente bollente, si riaffacciano in Champions League pieni di sogni e speranze. Domani sera l’Olimpico riaprirà i battenti, pronto ad accogliere il Porto allenato dall’ex laziale Sergio Conceicao. I lusitani sono imbattuti in Europa ma non stanno attraversando un gran periodo di forma. La Roma vuole ricucire il proprio rapporto con i tifosi, specialmente dopo il 7-1 di Firenze di appena due settimane fa. Motivazioni importanti in campo domani sera: obiettivo sarà non fallire l’appuntamento e ottenere un risultato positivo in vista del ritorno allo stadio Do Dragao di Oporto.
Roma Porto, la conferenza di Di Fra
Nella classica conferenza stampa di vigilia hanno parlato dal centro sportivo di Trigoria mister Di Francesco e capitan De Rossi. Il tecnico prova a motivare la sua squadra e indica la via per domani sera: “Il percorso è lungo ma quella di domani è una buona occasione per fare una grande partita e riportare entusiasmo. Ogni occasione è importante, in Champions League ancora di più. Dobbiamo essere ambiziosi”.
Un’analisi poi delle differenze tra la Roma e i portoghesi: “Il Porto è abituato a giocare queste partite da tanti anni e nonostante le assenze è una squadra compatta – ha detto Di Francesco in conferenza – ma anche per noi può essere motivo di sicurezza. L’esperienza dell’anno scorso è stata positiva”. Di Francesco fa anche il punto sugli infortunati, annunciando ritorni importanti ma anche dubbi altrettanto grandi: “Manolas recupererà – ha spiegato il tecnico – Olsen sarà in dubbio fino a domani mattina e per capire se De Rossi giocherà titolare voglio aspettare l’allenamento di oggi”.
Proprio De Rossi, accanto al suo allenatore, ha parlato delle sue condizioni. Il numero 16 è in dubbio e in conferenza dice la sua: “Se starò bene fisicamente continuerò a giocare, l’importanza che mi danno compagni e mister… loro non si rendono conto quanto conti per me”.