SERIE A CESARI – Graziano Cesari, ex arbitro di Serie A e opinionista tv, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Mattino. L’ex arbitro ha fatto il punto sulla prima parte di stagione e sugli episodi arbitrali che hanno suscitato molte polemiche.
Cesari è inizialmente intervenuto sul comportamento dell’arbitro nei confronti del Var: “Perché delle volte i direttori di gara non chiedono di vedere il Var? Forse è presunzione. Forse c’è sacralità nel proprio ruolo. Forse per alcuni il monitor è un nemico invece che un amico. Ma ormai gli arbitri di adesso devono capire che il loro ruolo in campo è funzionale ed è totalmente al servizio del calciatore. Molto di più di come era ai miei tempi”.
Cesari: “La sudditanza psicologica esiste nel calcio, gli episodi che non quadrano stanno diventando troppi”
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Poi su chi non va al Var: Quelli che si ostinano a non andare al monito mi fanno incavolare. L’altra sera in Atalanta-Lazio c’è stato uno stop di 3 minuti e 35 secondi per prendere una decisione. Ma alla fine chi ha potuto dire qualcosa? Il Var ha portato giustizia, non fermarsi come ha fatto Guida nel derby di Torino mettendo in discussione quello che ritiene di aver visto, non aiuta a dare credibilità al proprio operato. Ed è un peccato”.
Infine l’ex arbitro ha parlato di un sogno personale riguardo le direzioni di gara: “L’arbitro alla Var che vede l’immagine, richiama il direttore di gara e poi all’altoparlante, mentre sul tabellone dello stadio vanno le immagini, spiega perché è cambiata la decisione. Sarebbe meraviglioso”.
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