JUVENTUS CRISTIANO RONALDO – Dopo i primi mesi passati in Italia, sono finalmente arrivate le prime parole di un dei giocatori più forti della storia del calcio: Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese si è raccontato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport analizzando tutto, dal passaggio alla Juventus, all’avventura finita al Real Madrid, fino alla recente delusione per la mancata vittoria del sesto Pallone d’Oro.
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“Pallone d’Oro? Io penso di meritarlo tutti gli anni, lavoro per quello, però se non vinco non è la fine del mondo. Rispetto la decisione. In campo ho fatto di tutto per vincerlo, i numeri non mentono, però non pensate che io sia meno felice se non vinco. Ho amici fantastici e ho la famiglia, gioco in uno dei club migliori, pensate che vada a casa e mi metta a piangere? Certo che sono deluso, ma la vita continua e io lavorerò ancora duro. Quindi congratulazioni a Modric, lui merita, ma il prossimo anno ci vedremo di nuovo e io farò di tutto per essere ancora lì”.
I commenti di Ronaldo sono poi arrivati anche sulla questione dell’infinito paragone con Messi. Il numero 7 ha esortato il campione in forza al Barcellona ad accettare nuove sfide cambiando anche maglia: “Non è una gara tra me e Messi. Io faccio il mio lavoro, ho avuto successo in ogni club e questa è la cosa più importante. Non mi piace quando mi paragonano ad altri, non è giusto. I numeri parlano, se guardate le statistiche vedete. Io ho provato di poter avere successo con tutti i club e con la nazionale, non devo dimostrare nulla. Ho anche cambiato vita, sono uscito dalla zona di confort, ho accettato questa sfida e tutto è andato bene. Ho creduto in me e provato alla gente che sono ancora un giocatore incredibile. Mi manca? No, magari è il contrario. Io ho giocato in Spagna, Inghilterra, Italia e Portogallo e ho vinto ovunque lui è sempre stato in Spagna. Magari ha più bisogno lui di me… Per me la vita è una sfida, mi piace e mi piace far felici le persone. Mi piacerebbe che venisse in Italia, un giorno. Faccia come me, accetti la sfida”.
Infine sulla Juventus e la voglia di vincere la Champions League: “Da quando sono qui ho realizzato che gli juventini si rifiutano di perdere due partite: quella con l’Inter e quella col Torino. Un derby è sempre bello e noi dobbiamo vincere. A volte i miei amici e la mia famiglia mi dicono: “ehi, sai che sei Cristiano Ronaldo? Tu non puoi fare questo”. Ogni tanto me lo dimentico, ma è una cosa buona. Se pensassi di aver vinto tutto, di avere soldi e successo, sarei pigro e non lavorerei duro. Preferisco non saperlo, a volte è meglio dimenticare di essere Cristiano. La Champions? Non deve essere un’ossessione…i risultati arriveranno”.
L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport
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