River Boca, parla Ledesma: “Una vergona, coppa agli xeneizes”

RIVER BOCA, LA PARTITA INFINITA. PARLA LEDESMA- Il mistero ancora aleggia attorno al ritorno della finale di Copa Libertadores. River Plate e Boca Juniors sarebbero dovute scendere in campo sabato sera, ma gli ormai tristemente noti scontri fuori dal Monumental hanno fatto slittare la partita, dopo vari rinvii di orario, a data da destinarsi. Fatti incresciosi quelli accaduti all’esterno delle stadio, che hanno trasformato un’occasione di grande calcio in una sorta di guerriglia urbana, il tutto in mondovisione. Buenos Aires non ha fatto certo una bella figura agli occhi del mondo calcistico e non (in programma in questi giorni il G20 nella capitale argentina), e ancora c’è mistero non solo sulla data in cui verrà giocata (se verrà giocata) la partita, ma anche sullo stadio che la ospiterà. Non è escluso, infatti, che lo stadio del River venga squalificato, con conseguente “trasferimento” in altra sede.

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River Boca, Ledesma dice la sua

Chi conosce bene il mondo argentina, e conosce bene il mondo Boca Juniors (club nel quale militò nei primi anni di carriera), è Cristian Ledesma, ex centrocampista della Lazio ora impegnato in Lega Pro. Intervistato dai colleghi di sportnews.eu, l’argentino ha detto la sua sui fatti di Buenos Aires: “E’ una vergogna. Da argentino provo tristezza. Non si può rischiare la vita, poteva scapparci il morto. Tutto questo non c’entra con il calcio. Chi mette a repentaglio la vita delle persone è un delinquente“.

Vittoria a tavolino degli xeinezes? Ledesma dice la sua: “E’ giusto. In un precedente del 2015 a parti invertite, il Boca pagò con la sconfitta a tavolino e credo che in questo caso valga la stessa cosa

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