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“Quanto successo sabato potevo evitarlo, ma sono rimasto infastidito perché quando si gioca con la maglia della Nazionale gli interessi e le questioni dei singoli club vanno messe da parte”. dice Bonucci “Quando mi sono trovato ad affrontare i fischi vestendo le maglie di Juve e Milan li ho sempre accettati e a volte anche condivisi. Purtroppo fa parte del calcio italiano e della nostra cultura venire allo stadio e fischiare le scelte fatte. Non mi sono mai fatto trasportare da certe cose, nemmeno quando hanno tirato in ballo la mia famiglia, ma quando difendi la tua nazione e rappresenti 60 milioni di persone sarebbe bello non riceverli. In ogni caso mettiamo un punto e voltiamo pagina”, aggiunge il difensore della Juve ringraziando “coloro che mi hanno applaudito e incitato”.
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Bonucci si sofferma infine sul momento degli azzurri, reduci dal pareggio a reti inviolate con il Portogallo e del nuovo corso imposto da Roberto Mancini: “Siamo a buon punto, abbiamo dimostrato di potercela giocare contro i campioni d’Europa e contro la Polonia, un’altra nazionale in crescita. E’ un percorso che sicuramente ci porterà ad essere una squadra più forte e migliore, ma credo che si siano già visti importanti passi avanti”.
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