JUVENTUS– Ora è tra i protagonisti del Barcellona di Valverde, ma la sua strada sarebbe potuta tingersi di bianconero. La storia di Clement Lenglet è di quelle che sfociano nelle “sliding doors” di mercato; quello che poteva essere e invece non è stato, colori bianconeri che si sono tinti delle sfumature blaugrana. Sì perché, nel 2012, l’attuale difensore titolare del Barcellona era ad un passo dal firmare per la Juventus. Lenglet, appena adolescente, era seguito dagli scout bianconeri, che lo avevano individuato come potenziale futuro della retroguardia dei campioni d’Italia. Non ci avevano visto male, va detto, considerando che oggi il difensore è un punto fermo della formazione di Ernesto Valverde. Con il brasiliano Arthur Melo è tra le sorprese di questo avvio di stagione: dopo appena 3 mesi di militanza Lenglet forma già una coppia quasi perfetta con Piqué, e punta dritto ad un posto fisso anche nella nazionale francese.
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Quasi bianconero
Lo stesso difensore, dal ritiro della Francia, racconta il retroscena di mercato che lo riguarda. Bisogna fare un salto indietro di varie stagioni, quando Lenglet era un difensore promettente del Nancy. A Goal.com il diretto interessato spiega come andò la trattativa: “La Juve mi chiamò dopo aver giocato solo tre mesi nella seconda divisione francese. Voleva farmi firmare con loro, ma avevo diciotto anni e dietro di me solamente pochi mesi giocati da professionista. Con la difesa che aveva allora la Juventus non avrei potuto giocare e migliorare, non era un buon momento per lasciare il mio club.”
Una buona decisione, dopo tutto, che dimostra la maturità del giocatore nonostante la sua giovane età. Alla luce dei fatti, possiamo ammettere come per il giocatore alla fine non sia andata così male. Nemmeno alla Juventus, però, avendo fatto affidamento per tante stagioni sulla BBC.
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