MILAN-SAMPDORIA– A nemmeno un anno di distanza dalla sua prima panchina rossonera, Gattuso si ritrova a dover difendere la sua posizione da allenatore del Milan. Il 27 novembre 2017 Montella veniva sollevato dal suo incarico, e al suo posto arrivava lo storico ex centrocampista calabrese. Ora potrebbe conoscere lo stesso destino Gattuso, quello di doversi alzare definitivamente dalla panchina del Milan per far spazio ad un nuovo allenatore. Si parla di Donadoni, Conte o Leonardo (si va dall’ipotesi più plausibile, alla suggestione, alla soluzione interna), fatto sta che Gattuso dovrà ottenere il successo domani sia per la classifica che per il suo futuro. Ringhio sa bene di giocarsi tutto, o quasi, a San Siro contro la Samp, e in conferenza cerca di caricare l’ambiente.
Fiducia
L’allenatore rossonero non si è mostrato preoccupato in conferenza stampa. Quella di domani rappresenta una partita cruciale per il suo futuro, ma Gattuso pensa prima di tutto al bene della squadra: “La stagione è lunga, mettiamo da parte gli alibi e assumiamoci le nostre responsabilità. Se vinciamo siamo a tre punti, con una partita da recuperare, dalla zona Champions. Dobbiamo continuare a credere in quello che stiamo facendo, ma con più veemenza“.
Leoni in campo
Gattuso poi cerca di spronare i suoi giocatori, motivandoli per una grande prestazione domani davanti al proprio pubblico: “Domani voglio vedere 23 leoni, pieni di senso d’appartenenza, di voglia di vincere. La tattica la metto da parte. Voglio solo dei cani arrabbiati. Ora siamo piatti a livello di adrenalina. Lo spirito giusto è quello di Cutrone“.