BARCELLONA-INTER– Partita non banale, quella di domani sera, per Rafinha. Il centrocampista brasiliano, fratello di Thiago Alcantara, incrocerà quella che per 6 mesi, nella seconda parte della scorsa stagione, è stata la sua squadra. Una presenza importante all’Inter quella di Rafinha, che ha contribuito con le sue giocate, assist e gol, alla qualificazione in Champions dei neroazzurri. Champions che ora mette di fronte il brasiliano ai neroazzurri.
L’addio
Rafinha, intervistato da Sport Mediaset, ricorda il suo recente trascorso interista. Il giocatore aveva impiegato poche partite per conquistarsi l’affetto della tifoseria, ma non è bastato per convincere Spalletti a puntare su di lui anche in questa stagione. Un riscatto, dopo il prestito, che l’Inter non ha esercitato, e Rafinha ha un’idea a proposito di questo matrimonio che non si è definitivamente concretizzato. “Spalletti è un grande allenatore ma penso che non mi abbia voluto tenere: l’Inter resta nel mio cuore, credevo di restare, ma alla fine hanno scelto altri giocatori” dice il centrocampista del Barcellona, sostituito in estate da Nainggolan (che salterà la gara di Champions per infortunio).
L’affetto
Rafinha però non dimentica i 6 mesi passati a Milano, ricordando con affetto quel periodo breve ma significativo: “So che in estate i tifosi si sono mobilitati e che hanno creato anche l’hashtag riprendirafinha: una dimostrazione di grande affetto che ho ricambiato dando tutto me stesso e ricambio tuttora. A Milano sono stato benissimo, un’empatia immediata e naturale. Ancora oggi sono in contatto con i compagni, lo staff medico e i dirigenti: purtroppo però le porte poi si sono chiuse e non penso si possano riaprire”.