ROMA– Doveva essere il primo acquisto dell’estate 2017 della Juventus. Patrick Schick, dopo una grande stagione alla Samp al debutto in Serie A, era ad un passo dai bianconeri, pronti a sborsare oltre 30 milioni pur di acquistarlo. Sembrava tutto praticamente fatto, visite mediche e firma imminente. Dopo i test però qualche giorno di strano silenzio, poi l’annullamento dell’affare per dei problemi cardiaci del giocatore. La storia poi è nota, l’inserimento della Roma, i 40 milioni messi sul piatto, con Ferrero che lascia partire il giovane attaccante direzione Capitale.
Delusione giallorossa
La scorsa stagione a onor del vero non è stata nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Genova. Incompatibilità tattica con le formazioni di Di Francesco, col mister giallorosso che non è praticamente mai riuscito a far emergere il talento del giocatore. Schick non pare essersi ancora ambientato a Roma, tanto che in quasi un anno e mezzo lo si ricorda più per un clamoroso gol mangiato in casa della Juve che per le sue (poche) marcature.
Niente Juve? Ecco perché
Ad un quotidiano del suo Paese ha parlato Patrick Schick, svelando i retroscena del suo mancato approdo alla Juve e su altre offerte rifiutate quell’estate. “La dirigenza della Juventus” spiega “non ha dato il via libera al trasferimento dopo le visite mediche. Ero incerto sul mio futuro: se rimanere alla Sampdoria per un altro anno oppure se accettare l’offerta di altre squadre. Alla fine mi sono trasferito alla Roma“. Con i giallorossi doppi test medici, che hanno dato il via libera al trasferimento: “Ho sostenuto le visite mediche con la Roma anche due mesi dopo, quindi dopo due mesi di tranquillità assoluta. Volevo solo andare in vacanza e rilassarmi: ho seguito una dieta e fatto alcuni esercizi e sono migliorato notevolmente, trovando quindi la conferma da parte della Roma”.
Il rifiuto poi al Borussia Dortmund, per la volontà del giocatore di rimanere in Italia e abbracciare il progetto giallorosso. Una scelta che, considerando come sono andate le cose, chissà se rifarebbe…