Scanzonato, diretto, a volte ispido, sicuramente mai banale parliamo dell’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi, erede diretto di un monumento come Dino Zoff. Dieci anni a difesa della porta della Vecchia Signora, dal 1983 al 1992, in bacheca due scudetti, una coppa Italia e tutto quello che un calciatore degli anni 80 poteva vincere a livello internazionale. La Coppa Intercontinentale, la Coppa Uefa (ora Europa League), la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europa e la Coppa dei Campioni, che però non ha mai rivendicato, nella tragica notte dell’Heysel. Oggi ha parlato in esclusiva ai microfoni dei colleghi di calciomercato.it, ecco cosa ha detto.
TACCONI A CALCIOMERCATO.IT
Il primo argomento è Mattia Perin e della sua attuale situazione in bianconero
“Lo avevo già detto anche in estate. Perin ha sbagliato a scegliere la Juventus. E’ passato da essere titolare e capitano del Genoa a stare in panchina, è così quest’anno e verosimilmente lo sarà anche l’anno prossimo”.
Parliamo della Juventus, 10 vittorie su 10, sarà dominio assoluto anche quest’anno?
“Anche in questa stagione non ce n’è per nessuno. La squadra di Allegri è troppo forte per tutti e le altre non hanno chance”.
E la Champions? “Speriamo, speriamo che questo sia l’anno buono, la squadra c’è”.
Parlando invece delle altre, se dovesse ipotizzare una classifica finale, chi metterebbe alle spalle dei bianconeri?
“Sicuramente al secondo posto vedo il Napoli, e a seguire Inter e Roma. Il Milan, a parer mio, quest’anno non riuscirà a piazzarsi nei primi 4 posti della Serie A, ma hanno tempo, sono una squadra giovane”.
DONNARUMMA E MERET
A proposito di Milan, dopo una stagione negativa, Gigio Donnarumma sta crescendo, come lo vede?
“Sta migliorando. Il posto da titolare rinnovato al Milan e la certezza di giocare in Nazionale sono state opportunità importanti per il ragazzo. Anche la presenza di Pepe Reina, che gioca in Europa League, lo aiuta molto”.
Sempre restando a Milano. L’Inter dovrà cercare nelle prossime stagioni un successore di Handanovic, c’è qualcuno in Italia che la convince?
“Nel nostro paese ci sono molti portieri bravi, ma una squadra blasonata ha bisogno di giocatori che diano affidabilità e garanzie immediatamente. Ad esempio, Cragno è bravo ma credo che l’Inter punterà su altri nomi. Stessa cosa per Scuffet, si sta rilanciando con l’Udinese ma ha bisogno di tempo”.
Restano ancora fuori dal discorso Roma e Napoli. Cosa ne pensa di Olsen e Meret?
“Per il caso di Olsen, è una cosa normale per tutti i portieri. Quando la squadra non gira, anche il portiere viene messo sotto accusa, ma quando la squadra inizia a vincere, anche l’estremo difensore migliora, soprattutto dal punto di vista del morale e della sicurezza. Su Meret, è giovane e ha grandi possibilità di crescere al Napoli”.