Dopo essersi sbloccato in campionato, la voglia di gol di Federico Santander sembra non essersi saziata. Il calciatore paraguaiano, arrivato nella finestra estiva di mercato, ha parlato ai microfoni del “Resto del Carlino” del suo rapporto con la città di Bologna: “Ho scelto Bologna d’accordo con mia moglie Fatima e i miei due figli, Lucca di cinque anni e Luciano di quattro mesi e mezzo; loro sono molto importanti nelle mie decisioni”.
“Se avessi dovuto ragionare solo pensando ai soldi sarei andato in Cina”
Poi il mercato e la voglia d’Europa: “Se avessi dovuto ragionare solo sui soldi sarei andato in Cina, ma li sarebbe stata più dura la vita per la mia famiglia. Non sono venuto in Italia con l’obiettivo di segnare un certo numero di gol. Se ho deciso di venire in rossoblù è perché un giorno mi piacerebbe, passo dopo passo, conquistare la scena dell’Europa League”.
L’attaccante ha inoltre raccontato il suo difficile impatto con il campionato italiano, spiegando le differenze tra gli allenamenti in Danimarca e quelli in Italia: “Per me giocare in serie A è un sogno, anche se inizialmente l’impatto è stato difficile. L’allenamento in Danimarca dura 40 minuti, qui due ore. Inzaghi ancora prima delle reti mi chiede di lavorare per la squadra”.