Atalanta: successi, sconfitte e polemiche

Si respira amarezza a Bergamo per la fresca uscita dall’Europa League di una squadra che può essere considerata a tutti gli effetti una speranza per il calcio italiano. Non a caso, anche giornali a tiratura nazionale (e quindi non di parte come potrebbero essere quelli locali!) ritengono che la squadra di Gasperini giochi un calcio splendido, lanciando giovani promettenti e facendosi notare in campionato e in Europa. In Coppa, gli orobici terminano al primo posto il girone più difficile del torneo ed escono onorevolmente con il Borussia Dortmund, solo a causa di un gol preso a sette minuti dalla fine.

Amarezza sì, ma anche polemiche. La domanda che sta circolando insistentemente in questi giorni è perché Gasperini abbia schierato contro i bianconeri una squadra che solo per due elementi era quella ufficiale. Degli altri nove, oltre a molte “panchine” radicate, vi erano anche dei Primavera.

La motivazione ufficiale che è stata fornita è quella di risparmiare le energie per la semifinale di Coppa Italia. Ma questo, avrebbe messo a repentaglio la posizione in classifica (che attualmente consente all’Atalanta di competere nuovamente per l’Europa); e partendo da una situazione difficile, ovvero la sconfitta rimediata a Bergamo all’andata. Ne valeva la pena?

Fortunatamente, la neve che tutto copre, ha cancellato questa polemica. Infatti, la partita di domenica contro la squadra di Allegri è saltata, dando la possibilità ai giocatori di riposare qualche giorno in più, prima della sfida di mercoledì; e anche a metà settimana, sempre Juventus sarà.

Altre due polemiche poi stanno facendo scorrere inchiostro a dismisura e l’Atalanta, anche se non volontariamente questa volta, ne è coinvolta.

La prima ci riporta nuovamente alla partita rinviata per neve a Torino. I fatti da mettere sul tavolo sono molteplici: l’arrivo del Burian, e quindi della neve, era previsto da giorni e quindi la Lega avrebbe potuto fare qualcosa per evitare di farsi sorprendere così. La neve è iniziata a scendere abbondante un’ora prima del match, ma i teli erano già stati levati. Perché? A causa del Var, che prevede dei test da effettuarsi due ore prima dell’inizio del match.

Anticipare il fischio d’inizio alle 15 avrebbe consentito di giocare (la previsione era prevista per il tardo pomeriggio); si è detto allora che l’inizio alle 18 era stato deciso a seguito dell’impegno in Europa League di 4 giorni prima dell’Atalanta. Ma in realtà, 3 ore in meno non avrebbero cambiato nulla alle gambe degli atalantini.

La seconda polemica, che sfiora nuovamente la squadra di Gasperini, è relativa nuovamente agli orari dei match. Questa volta però riguarda le semifinali di Coppa Italia, previste, come detto, per mercoledì 28. Sono i tifosi ad essere penalizzati, si dice, dall’orario dell’incontro tra bianconeri e nerazzurri: le 17:30 infrasettimanali rischiano di essere proibitive, soprattutto per chi venga da Bergamo.

Quale motivazione, questa volta? Innanzitutto, mercoledì era l’unica data disponibile, dati gli impegni di tutte e 4 le semifinaliste in Europa League (il giovedì precedente), o in Champions League (il mercoledì successivo). Volendo dare, poi, la possibilità a tutti gli sportivi di seguire entrambi i match in TV, si è allora deciso di collocare Lazio – Milan alle 20.30 e la partita dell’Allianz Stadium è stata anticipata al pomeriggio.

Viene da chiedersi ora, a chissà quali polemiche assisteremo non appena sarà comunicata la data del recupero di Juventus Atalanta.

Il campionato, prima della pausa di metà marzo, prevede per l’Atalanta, oltre al recupero del match sospeso domenica, la Sampdoria, avanti di sei punti, il Bologna, indietro di 5 punti e una pericolosa trasferta a Verona, dove l’Hellas sembra finalmente essersi risvegliato. I gialloblù saranno alla ricerca spasmodica di punti, per uscire dalla zona retrocessione e non renderanno la vita facile all’Atalanta.

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