JUVENTUS, MANCA PERSONALITà EUROPEA- Un 2-2 che complica dannatamente il discorso qualificazione, ma che tiene ancora vive le speranze bianconere. Nulla è perduto. La Juventus ha tutte le carte in tavola per volare a Londra e sbancare Wembley. Questo va detto e va sottolineato a gran voce. Ha ragione Allegri quando afferma: “Non cercate di deprimere l’ambiente per un 2-2 in un ottavo di Champions League“. Parole sante. Una Juventus sprecona, ma che potrà ancora rimediare al leggero passo falso casalingo.
SERVE MENTALITA’ EUROPEA…
Giusto, però, sottolineare anche gli aspetti negativi. Manca ancora una mentalità europea totale. Una mentalità che spaventi l’avversario e che lo aggredisca a livello mentale e psicologico. Non può esistere una Juventus rintanata nella propria metà campo per oltre mezz’ora del primo tempo. Bianconeri bravi e perfetti nel portarsi sul 2-0, ma altrettanto incredibili nei vanificare il doppio vantaggio con un atteggiamento rinunciatario. La sensazione è che il Tottenham abbia dominato la gara sul piano dell’intensità fisica, aspetto che dovrebbe preoccupare più del risultato finale di 2-2.
Leggera tiratina d’orecchie anche per Massimiliano Allegri. Non si possono lasciare i soli Pjanic e Khedira in balia del centrocampo londinese. Una netta inferiorità numerica in mezzo al campo che ha spinto i due centrocampisti a sprecare velocemente energie ed essere poi poco lucidi in fase d’impostazione. Forse Bentancur andava inserito prima. Forse si, forse no. Certo è che, come sottolineato dallo stesso tecnico bianconero, la Champions è fatta di episodi. Qualora Higuain avesse concretizzato l’occasione del 3-0 o trasformato il rigore del potenziale 3-1, staremmo parlando di un’altra partita. Ora serve massima fiducia per il match di ritorno.