NAPOLI ARSENAL – Toccherà al Napoli tenere alto il vessillo italiano nell’Europa calcistica. Dopo l’eliminazione della Juventus dalla Champions gli uomini di Ancelotti rimangono l’unica squadra di Serie A impegnata ancora oltre confine, e domani sera contro l’Arsenal tenteranno una rimonta che saprebbe di impresa.
Allo stadio San Paolo scenderanno i Gunners forti del 2-0 ottenuto giovedì scorso ad Emirates, quando Ramsey prima e Torreira poi colpirono gli azzurri, fin troppo timorosi e molli nell’arco dei 90 minuti.
Occasioni alla mano, sarebbe potuta andare anche peggio alla squadra di Ancelotti, tenuta in piedi solo da grandi interventi di Meret. Anche Insigne e Zielinski hanno avuto le loro grandi occasioni, sciupandole però malamente. Domani sera bisognerà essere cinici, compatti e colpire quando l’Arsenal concederà spazio.
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Napoli Arsenal, Ancelotti in conferenza alle 12:00
Lo score esterno dei Gunners in Europa non è certo invidiabile: gli inglesi fuori casa prendono quasi sempre gol (e spesso più di 1) e questo fa sperare il Napoli in ottica rimonta. Servirà però una prestazione degna delle migliori serate europee.
Cosa servirà al Napoli per passare il turno? Ancelotti ha la “formula” giusta: “Coraggio, intelligenza, cuore. Il coraggio l’ho visto poco all’andata, soprattutto all’inizio, il cuore è quello che ci metteremo domani oltre all’intensità perché è una grande opportunità che dovremo cogliere insieme ad un ambiente che sarà sicuramente straordinario”.
Le accortezze per arginare l’Arsenal e mettere le basi per la rimonta? “Sarà una gara di grande intensità, ma da fare con equilibrio perché sono pericolosi in contropiede. Se la squadra gioca bene il San Paolo ti aiuta, altrimenti è difficile. Tutto può diventare possibile”.
Nonostante tutto Ancelotti è ottimista in vista della gara di domani sera: “E’ una grande opportunità che abbiamo” dice il tecnico di Reggiolo, “siamo l’unica italiana rimasta in Europa in questo momento, speriamo di esserci anche venerdì e se non ci saremo venerdì dovrà essere solo per il risultato e non per una prestazione non all’altezza. Io credo che possiamo farcela”.