ROMA MONCHI – Di poco più di un mese fa l’addio burrascoso da Roma. Ramòn Monchi non si è lasciato benissimo con la città, la dirigenza e i tifosi giallorossi. L’ormai ex ds dei capitolini, tornato ora a Siviglia, ha polemizzato anche col Presidente Pallotta poco dopo il suo addio, accusando un ambiente e un clima, quello all’interno dell’ambiente Roma, non proprio sereno.
Ora Monchi, come detto, è tornato a Siviglia, al Siviglia, dove prima dell’esperienza italiana aveva letteralmente scritto la storia vincendo tre Europa League consecutivamente (con in panchina Emery, non a caso allenatore che Monchi avrebbe voluto a Trigoria appena sbarcato nella Capitale).
Dopo molti alti e bassi dunque si è conclusa, a meno di due anni dall’inizio, l’avventura di Monchi come direttore sportivo giallorosso. Un’avventura che, considerati i recenti risvolti negativi, in molti vorrebbero presto dimenticare; ma che è stata comunque caratterizzata da gare memorabili. Su tutte, quella del ritorno della scorsa Champions contro il Barcellona.
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Roma, Monchi e i suoi ricordi
Proprio da questo ricordo Monchi parte ricordando l’esperienza giallorossa a Deportes Cuatro: “La notte migliore quella del 10 aprile 2018, quando abbiamo eliminato il Barcellona, la peggiore resta la sconfitta contro il Porto al ritorno degli ottavi di finale di Champions League di quest’anno. La cosa più difficile era stare lontano dalla famiglia. Ma a Roma ci tornerei” dice il dirigente spagnolo, in passato portiere al Siviglia.
Questo fine settimana Monchi tornerà a vivere, sia da tifoso che da ds, il derby di Siviglia. Un derby che, secondo l’ex Roma, ha un corrispettivo italiano per quanto riguarda clima e ambiente: “A Roma ho vissuto la partita contro la Lazio ma lì è diverso, Roma come città è diversa. Il derby simile a quello tra Betis e Siviglia è quello tra Genoa e Sampdoria. Si gioca ovunque, per strada, nei quartieri, al supermercato“.