ANCELOTTI EMPOLI NAPOLI L’Empoli alla ricerca di punti-salvezza ottiene un successo insperato e meritato contro il Napoli che incassa la sua quinta sconfitta in campionato e torna a -18 dalla Juventus. Al Castellani, nel più classico dei testa-coda, la squadre di Andreazzoli scende in campo col 3-5-2 con Farias e Caputo in attacco. Sugli esterni Di Lorenzo e Pajac con Traore’, Bennacer e Krunic in mezzo al campo. In difesa Maietta, Silvestre e Veseli.
Turn over invece per Ancelotti che risponde con un 4-4-2 con Ounas e Milik in avanti. A centrocampo Allan e Zielinski con Callejon e Younes esterni. Malcuit e Mario Rui terzini e Koulibaly e Luperto a difesa di Meret.
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Per i toscani tre punti d’oro
Empoli in vantaggio con Farias al 29′ che segna complice anche una deviazione di Zielinski; alla fine del primo tempo e’ lo stesso difensore azzurro a farsi perdonare andando a segno con un gran gol da fuori area. Nella ripresa l’Empoli che non ti aspetti: dopo un gran sinistro di Pajac con Meret che salva sul primo palo, al 53′ insacca di testa su calcio d’angolo Di Lorenzo. La reazione del Napoli e’ debole e, a parte un destro di Milik deviato da Provedel in angolo, le azioni piu’ pericolose sono ancora di marca toscana.
Per l’Empoli una vittoria fondamentale in una corsa salvezza in cui scavalca il Bologna e diventa quartultimo a un punto da Udinese e Spal, tre quadre che devono ancora sceneder in campo.
Ancelotti Empoli Napoli
Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, dopo la sconfitta rimediata sul campo dell’Empoli, la quinta in campionato per la sua squadra, è intervenuto al microfono di Dazn: “Partita sottotono dall’inizio alla fine, sconfitta meritata, non c’è molto da dire. Dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare alla prossima partita. Le sconfitte non sono mai fisiologiche, siamo stati disordinati, disattenti, non abbiamo seguito i piani. Difesa? Non è un problema della difesa, è stata una prestazione sottotono in generale. Formazione? Abbiamo ruotato i giocatori in base alle caratteristiche. Non è cambiata la strategia, tantomeno l’identità”.