DYBALA – Intervistato ai microfoni di Otro, Paulo Dybala, attaccante della Juventus, ha parlato del suo arrivo al club bianconero: “E’ stato un giorno speciale. Ero in vacanza con mio fratello, coi miei amici. Era arrivato il contratto mentre ero in spiaggia. Tornai in hotel, lo firmai e siamo tornati a prendere il sole. Voglio che i tifosi vedano i sacrifici che faccio per renderli felici. Cerco di fare del mio meglio, se succede sono felice”.
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Juventus, Dybala: “Da piccolo con gli amici volevamo essere Ronaldinho o Ronaldo”
Il trequartista bianconero ha quindi proseguito rivelando il suo desiderio da bambino: “Non pensavo di averne una come questa, quello che sto vivendo adesso come calciatore. Da piccolo seguivo molto il calcio. lo giocavo perché mi divertivo. Con gli amici volevamo essere Ronaldinho, Ronaldo. Ma non ho mai pensato: ‘Oggi do il massimo altrimenti non divento nessuno’. Non ci pensavo, neanche quando arrivarono i primi anni da professionista”.
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Juventus, Dybala: “Molte star trovai nella Nazionale nella mia prima convocazione”
Dybala ha infine raccontato il suo debutto da professionista nell’Instituto: “Il mio esordio non lo scorderò mai, contro l’Huracan. 2-0 per noi. C’erano famiglia e amici, avevano più ansia di me. A 17 anni ero agitato, non è stato facile ma i miei compagni e lo staff mi hanno aiutato molto”. Dalla Juventus alla Nazionale dell’Argentina nel 2015: “Mi dissero che potevo essere convocato a settembre dello stesso anno, ne avevo 21 e mi dispiacque non andare. A ottobre ci sarebbe stata una nuova lista di convocati, quella volta non ci prestai molta attenzione ma venni convocato per la prima volta. Mi ritrovai in quello spogliatoio insieme a tutte quelle star”.