ATALANTA-MILAN 1-3 LE PAROLE DEI TECNICI – Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato della vittoria ottenuta contro l’Atalanta: “Ci riposiamo due giorni poi pensiamo all’Empoli. Gli attaccanti esterni fanno un grande lavoro, stiamo attraversando un buon momento fisico, c’è voglia, veemenza, dobbiamo continuare su questa strada”. Sulla squadra: “Stanno bene insieme, quando proponiamo qualcosa c’è grandissimo entusiasmo, c’è grande voglia di allenarsi, non dobbiamo perdere tutto questo. E’ un Milan che ha grande qualità, ma tutti si mettono a disposizione. Questo mi fa grande piacere, ci sono ancora 45 punti a disposizione e il percorso è molto lungo”.
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Atalanta-Milan, Gattuso: “Bisogna continuare così e non mollare una virgola”
L’allenatore rossonero ha quindi proseguito su Piatek e Paquetá: “Devono essere contenti di quello che stanno facendo ma devono pensare da squadra, se stanno facendo quello che stanno facendo è anche merito dei loro compagni, tutta la squadra funziona bene. Bisogna continuare così e non mollare di una virgola”. Sul gol del pari dell’attaccante polacco: “Siamo stati fortunati a fare gol a venti secondi dalla fine, è stato difficile fare gol a questa Atalanta. Piatek è un giocatore che vive per il gol ma sta facendo bene i movimenti, sta giocando bene tecnicamente. Da 7/8 mesi ha abituato tutti a questi gol, siamo contenti di averlo con noi”.
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Atalanta-Milan, Gattuso: “Piatek e Paquetá ci hanno dato freschezza e qualità”
Gattuso infine ha detto la sua sulla crescita dei suoi giocatori: “Tutto gira attorno alla voglia, al sacrificio, la squadra fa la fase difensiva in maniera ordinata, è difficile passare se non si fa una grande giocata. I due nuovi arrivi ci hanno dato freschezza e qualità, Calhanoglu da due partite ci sta dando qualcosa di importante dal lato tecnico al di là del gol. Il cambiamento sta tutto su questo aspetto qua”. Su Calhanoglu: “C’è stato un abbraccio, non rappresenta solo io e lui, ma con tutti i giocatori che alleno. Alcuni mi guardano storto perché non giocano, ma c’è grande rispetto verso tutti gli elementi della squadra, cerco di far esprimere tutti al massimo. Il miglioramento in questi quindici mesi è stato ascoltare tutti quelli che mi circondano”.