ROMA BALDISSONI – La Roma ha nominato Mauro Baldissoni vicepresidente esecutivo e Guido Fienga nuovo amministratore delegato (Chief Executive Officer). La carica di ad era rimasta vacante dopo le dimissioni di Umberto Gandini a fine settembre. Fienga, spiega il club giallorosso con una nota apparsa sui propri canali social, ricoprirà il nuovo ruolo con effetto immediato e riporterà direttamente al presidente Jim Pallotta e al consiglio di amministrazione.
Guido Fienga nominato CEO di #ASRoma
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— AS Roma (@OfficialASRoma) 24 gennaio 2019
Roma Baldissoni, una carriera in giallorosso
Entrato nella Roma come Strategy and Media Director nel 2013, il dirigente giallorosso è stato nominato Chief Operating Officer lo scorso anno. “Guido condurrà la società verso la prossima fase del nostro percorso di crescita e di sviluppo – le parole del presidente Pallotta nella nota diffusa dal club -. Sarà lui il responsabile delle attività quotidiane e dei progetti a lungo termine del club, nel processo che sta portando la Roma a diventare una società economicamente sostenibile e di successo, dentro e fuori dal campo”. Nell’ambito di questi cambiamenti, Mauro Baldissoni sarà promosso a vicepresidente esecutivo della Roma. “Il nuovo ruolo consentirà a Mauro di dedicarsi maggiormente alla visione d’insieme del Club – ha concluso Pallotta -, portando a termine il progetto legato allo Stadio della Roma, step fondamentale per consentire alla nostra società di competere sul campo ai più alti livelli possibili”.
La situazione dello Stadio
E a proposito della vicenda Stadio c’è da registrare che la situazione, nonostante le polemiche legate alle beghe quotidiane dell’Assemblea di Roma Capitale, sembrano aver imboccato il corridoio giusto, o meglio quello definitivo. Nei giorni scorsi è stata proprio la Sindaca di Roma Virginia Raggi a mettere un paletto definitivo alla discussione sottolineando che “c’è la volontà politica di portare avanti al più presto il progetto dello stadio di Tor di Valle. Lavoriamo con tale proposito nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini”. Gli fa eco il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli “confermo quello che ha detto Giuseppe Conte. Il ponte di Traiano è un’opera attenzionata. Se fosse necessario costruirlo questo Governo lo farà”.
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