RONALDO AL MILAN, MIRABELLI TORNA A PARLARE- Negli ultimi giorni ha fatto clamore la notizia, secondo la quale, nell’estate del 2017 Cristiano Ronaldo fu vicinissimo al Milan. Fassone e Mirabelli hanno più volte affermato come il portoghese fosse già in rotta col Real Madrid un anno prima del suo approdo alla Juventus, con i rossoneri che (a detta loro) furono ad un passo dall’acquisto del secolo. Una trattativa nata, avviata e sviluppata, che si stava per chiudere se non fosse stato per un improvviso dietrofront della proprietà cinese. I soldi, che dovevano esserci, improvvisamente “sparirono”, con Mirabelli che fu costretto a far saltare tutto per mancanza di fondi. Proprio Mirabelli, a Telelombardia, è tornato oggi sull’argomento, aggiungendo particolari importanti alla storia. Una storia che, con altre persone al vertice del club, si sarebbe potuta concludere in modo diverso. Il tutto a detta di Mirabelli.
Ronaldo al Milan, Mirabelli conferma
Un vero e proprio caso di sliding doors di mercato. Mirabelli afferma, infatti, di essere stato vicinissimo all’affare della vita. “Il Milan aveva davvero bloccato Cristiano Ronaldo: è tutto vero. La possibilità di prenderlo era concreta, poi Fassone è intervenuto dicendo che non tornavano i numeri e così abbiamo dovuto lasciare perdere. Inizialmente avevo un budget, poi un altro. A me era stato che avevamo la possibilità di prenderlo e che i soldi c’erano, poi improvvisamente mi è stato detto l’esatto opposto“.
Ronaldo ha poi chiuso la scorsa stagione vincendo la terza Champions di fila. Un obiettivo che non avrebbe raggiunto al Milan, considerando che i rossoneri erano impegnati in Europa League. La partecipazione a questa competizione però, non avrebbe rappresentato un problema per CR7, anzi. Mirabelli infatti afferma: “Ci ho parlato e mi ha detto che desiderava vincere l’Europa League perché non l’ha ancora vinta. E poi di mezzo c’è il Milan, un club che ha un fascino unico. Di Ronaldo ne ho parlato con Mendes prima di trattare André Silva. Lui mi aveva detto che era in grado di portare Cristiano al Milan“.
Un’amara chiosa finale poi sulla morte della trattativa, data da motivi prettamente economici: “Mi hanno detto che i soldi non c’erano più, dall’oggi al domani è mancato il supporto della proprietà, mi ha fregato. Avevamo l’accordo con il Real e con il giocatore, la trattativa era praticamente chiusa“.
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