ITALIA-USA 1-0, LUCI E OMBRE– Il day after la vittoria a Genk porta con se sentimenti contrastanti. Da una parte, la gioia di aver trovato una vittoria che sembrava sfuggita, anche questa volta, per la mancata capacità di concretizzare le molte occasioni avute. La soddisfazione di aver giocato con molte facce nuove, di non aver perso smalto e qualità nonostante i molti cambi e di esser riusciti a chiudere un 2018 vissuti tra luci e ombre con un successo. Ci voleva la vittoria, soprattutto per il morale, ma è anche vero (e qui passiamo nell’aspetto negativo) che questa difficoltà nell’andare in rete potrebbe esserci fatale da marzo, quando cioè si giocherà sul serio per le qualificazioni a Euro 2020. La mancanza di un bomber è attestata: Immobile, l’unico vero numero 9 di questa nazionale, in azzurro si sbiadisce, sembrando solo lontano parente di quello della Lazio. Belotti e Balotelli sembrano essere usciti dal giro di Mancini, idem per Zaza, Lasagna ieri sera ha sciupato tutto quello che poteva sciupare. La quantità di gioco espressa non viene poi concretizzata sotto porta, e questo quando le partite conteranno veramente sarà un vero problema.
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Italia-Usa 1-0, cercasi bomber
La vittoria in Belgio contro un avversario non certo irresistibile ha messo ancora una volta in luce, qualora ce ne fosse stato bisogno, quello che ad oggi sembra essere l’unico vero problema di una squadra però viva e solida, che anche in difesa subisce molto poco. Un problema sul quale anche Mancini sa di dover lavorare, nella speranza di arrivare a marzo invertendo questa tendenza. L’attaccante che serve all’Italia è, di fatto, un mix delle qualità delle varie punte che nell’ultimo periodo hanno vestito l’azzurro. Un giocatore con la tecnica di Insigne, la potenza ed il destro di Balotelli, il colpo di testa di Belotti o Pavoletti, il sinistro di Bernardeschi e la velocità di Chiesa. Un ideale prototipo capace di spezzare le difese avversarie, un identikit utopico però attualmente per la nostra truppa. Le nostre speranze, ad oggi, sono affidate ad un ritorno in azzurro del vero Immobile, oppure a uno che la scossa ce l’ha dentro: Cutrone.
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