ARGENTINA– Dura essere Leo Messi. Dura essere considerato il più forte della storia del calcio, al pari di Maradona, e avere il tuo ex ct (proprio Maradona) che ti scarica in un’intervista in Messico, dopo che per anni ti aveva lodato come il più grande di tutti. La strana storia della Pulga, uno che al Barcellona ha fatto le fortune dei catalani ma che puntualmente fallisce l’appuntamento con la maglia della sua nazionale. E lo stesso Maradona, che di Messi fu ct nel Mondiale del 2010, in un programma messicano ha praticamente “scaricato” il suo (ex) pupillo.
Forte solo al Barcellona
Da qui parte l’analisi, e la forse bordata, dell’ex Pibe de Oro. Leo Messi riesce a fare il Messi solamente con la maglia degli spagnoli, smarrendo quasi il talento una volta indossata la casacca della Seleçion. Il motivo? La troppa pressione che il ragazzo di Rosario ha addosso quando gioca per la sua nazionale. Dice infatti Maradona: “Inutile ritenere leader un uomo che va 20 volte in bagno prima prima di una partita. Messi è Messi quando gioca nel Barcellona ed è uno normale quando gioca con l’Argentina”.
La bordata finale
Da qui, poi, la riflessione finale che Maradona fa: “Se dovessi essere di nuovo allenatore in Argentina? Non chiamerei Messi“. Un punto esclamativo che l’ex giocatore del Napoli tenta di correggere poco dopo: “Dobbiamo togliergli pressione, dobbiamo ritrovare il leader che vogliamo che Messi sia”.
