Argentina-Italia 2-0, manca qualità e personalità: non è questione di modulo. Chi è davvero Verratti?

ARGENTINA-ITALIA 2-0- Un 2-0 che non ammette repliche. L’Italia esce sconfitta dalla sfida contro gli argentini. Un 2-0 totale, sia dal punto di vista del risultato, sia dal punto di vista del gioco e della personalità. Non è un caso che l’Argentina resti una delle candidate principali alla vittoria del Mondiale, e la nostra Nazionale, invece, guarderà la manifestazione dal divano di casa.

NON E’ UNA QUESTIONE DI MODULO

Gigi Di Biagio, al termine del match, ha voluto sottolineare ciò che di buono ha sottolineato la sfida di ieri sera: “Abbiamo giocato contro i vice campioni del Mondo. Non dimentichiamocelo”. Ok, ma è anche giusto evidenziare che questa Nazionale manca totalmente di qualità. Manca un vero supporto al reparto offensivo. E’ inspiegabile che Ciro Immobile, capocannoniere della nostra Serie A e in corsa per la scarpa d’oro, in Nazionale non riesca neanche a calciare in porta. Chiediamoci questo. Facciamoci delle domande e cerchiamo di azzerare tutto e ripartire. Ripartire dai giovani. Ripartire in vista del futuro, che sia con Di Biagio o con chiunque altro.

VERRATTI E’ REALMENTE UN TOP PLAYER?

Chiaro punto di domanda anche su Marco Verratti. Chi è realmente il centrocampista del PSG? E’ realmente un top player? E’ realmente un giocatore capace di prendere in mano una squadra con carattere da leader? La nostra sensazione è che Verratti spesso scivoli in distrazioni colossali e che spesso incappi in atteggiamenti leziosi e nervosismo ingiustificato. La strada per diventare un leader totale è ancora lunga. Questo è un consiglio e non un critica. Lo stesso giocatore ha sottolineato a fine gara: “Io lavoro sempre con il massimo impegno. E’ chiaro che se si aspetta che un giocatore da solo cambi le sorti di una squadra, questo è impossibile…”. Su questo concordiamo totalmente.