Serie A nel caos, due punti di penalizzazione: i club che rischiano

La Serie A trema per i controlli delle ritenute Irpef e i contributi Inps: oltre il 16 febbraio la Figc potrebbe riscrivere la classifica

Ora la Serie A trema davvero. La classifica potrebbe infatti essere riscritta dalla Figc. A scriverlo è ‘Milano Finanza’, fonte molto attendibile, specie in casi come questi. Entro il 16 febbraio, infatti, si dovrà dimostrare il pagamento di ritenute Irpef e contributi Inps. I club a rischio sono vari.

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Gabriele Gravina con uno sguardo serio
Gabriele Gravina (LaPresse)

Serie A, Figc con la lente di ingrandimento: diversi i club che rischiano penalizzazioni per la situazione contributiva

Il termine che fa paura alle società di Serie A, ancora influenzate dagli effetti della pandemia sanitaria, è quella del 16 febbraio quando – come specifica ‘Milano Finanza’ scade il termine per il versamento delle ritenute Irpef relative agli ultimi dieci mesi dell’anno solare che sta per andare in archivio. Oltre a questo, le società della massima serie dovranno dimostrare di avere la documentazione in ordine anche per ciò che concerne i contributi Inps da giugno a dicembre. La Figc ha informato i club attraverso una nota ufficiale.

Se non dovessero riuscire a dimostrare i pagamenti, continua ‘Milano Finanza’, i club rischiano almeno due punti di penalizzazione da scontare nella stagione in corso di svolgimento. I club che sarebbero a rischio sono diversi e mettersi in regola sarà un’impresa tutt’altro che semplice.

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Non sarebbe la prima volta che la classifica sarebbe riscritta in ambiti federale. Il precedente più noto rimane ormai quello del 2006 quando sul calcio italiano si è abbattuto il processo denominato ‘Calciopoli’ che ha segnato un secondo punto di cesura dopo quello avvenuto con il Totonero negli anni Ottanta del secolo scorso.