Petkovic, l’ex allenatore: “La Serie A lo rimpiange? Non ne vedo tanti di superiori a Bruno”

Da Petkovic alla ripresa del campionato, passando per l’ultima esperienza alla Lazio Primavera: la nostra chiacchierata con mister Alessandro Calori

Una lunga carriera tra la Serie A giocata e quella allenata. Ai microfoni di SerieANews.com, abbiamo scambiato due chiacchiere con mister Alessandro Calori. Tanti i temi toccati dal Mondiale in Qatar alla ripresa del campionato, passando per Bruno Petkovic e un consiglio da poter dare al collega Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

Petkovic esulta
Petkovic (LaPresse) serieanews.com

Mister, a Trapani lo ha visto crescere. Adesso, Bruno Petkovic è l’eroe della Croazia ed il mattatore del Brasile: è rimasto sorpreso dal suo exploit?

“L’ho allenato per un breve periodo in Sicilia, poi di lì andò al Bologna. È un ragazzo che di qualità tecniche ne ha sempre avute a volontà. Magari non era mai esploso definitivamente anche perché doveva lavorare ancora su altri lati del suo gioco. Adesso con la maturità è venuto fuori. Segnare al Brasile, in un Mondiale, è stato importante. Tecnicamente, Bruno è sempre stato un giocatore di alto livello. Ripeto, doveva soltanto lavorare su diversi aspetti, più caratteriali che altro”.

Oggi Petkovic sarebbe titolare in una squadra di medio-alta classifica della Serie A? Può essere un rimpianto?

Bruno tecnicamente è inferiori a pochissimi. Sa usare ambedue i piedi, ha talento da vendere. E poi ha anche il fisico. Sembra una prima punta, ma non lo è. Oggi con la maturità può giocare a certi livelli, questo è certo. Anche perché non è che veda così tanti giocatori superiori a lui…“.

Le chiedo anche un commento su Croazia e Marocco: è la prova che non esistono più movimenti cosiddetti minori?

“È vero, ormai le squadre materasso non esistono più. E se esistono, ne sono davvero poche. Prima era più semplice vincere contro selezioni meno note, ma il calcio sta cambiando. Molti di questi calciatori crescono in campionati di primissimo livello e con loro crescono anche i loro movimenti di appartenenza. La dimostrazione è il Marocco: ci sono giocatori che sono persino nelle terze serie dei campionati eccellenti, eppure sono tra le prime quattro. A riprova che è anche la motivazione a contare più delle qualità a volte”.

Calori in panchina
Alessandro Calori (LaPresse) serieanews.com

Verso la ripresa della Serie A: mister Alessandro Calori a SerieANews.com

Se il Napoli vince a San Siro, cosa fa Spalletti? Blinda ufficialmente il campionato?

“Andiamoci piano, anche se vince non è ancora finito nulla. Di certo il Napoli ha dominato la prima parte di campionato, per gioco e punti raccolti. Ha raccolto una serie di risultati incredibili, ma adesso comincia una stagione completamente nuova. L’approccio sarà diverso per tutti, anche se il vantaggio accumulato sinora farà comodo al Napoli. Spalletti sa bene che per arrivare al traguardo c’è ancora tanto da dover pedalare”.

Chi sarà la reale anti-Napoli nel 2023?

“Per punti e potenzialità, Juventus, Inter e Milan sono quelle che potrebbero insidiare il Napoli. Roma e Lazio sono ancora un po’ lontane, per quanto i biancocelesti hanno più quadratura rispetto ai giallorossi”.

Un’ultima anche sulla Lazio. Ha allenato anche la Primavera dei biancocelesti, c’è un ragazzo che consiglierebbe a Sarri come vice-Immobile?

“Maurizio conosce benissimo la Primavera, la segue quotidianamente e la conosce molto bene. Secondo me, Crespi e Ruggeri sono ragazzi che possono crescere davvero tanto in quel senso. C’è ancora tempo per lavorarci, hanno prima bisogno di fare le proprie esperienze e compiere uno step intermedio prima di affermarsi alla Lazio. Di certo sono due ragazzi molto interessanti, starà a loro poi trovare la strada giusta”.