Ricorso Juventus, Codacons escluso non ci sta: “Possibile abuso di atti d’ufficio, uno schiaffo a…”

La Juventus è ancora in attesa di conoscere nello specifico il proprio destino, ma nel frattempo è arrivata una comunicazione del Codacons.

La Juventus è ancora in attesa di conoscere cosa ne sarà del proprio destino. Tanto della qualificazione in Champions League per la prossima stagione passa infatti dalla decisione sulla penalizzazione di 15 punti. Ed è proprio a questo proposito che è arrivata anche una comunicazione.

Comunicazione Codacons
L’associazione dei consumatori non ci sta: l’accusa (Sito ufficiale Codacons) SerieAnews.com

La Juventus, tramite i propri legali, ha reso note le motivazioni per cui la sentenza di penalizzazione di 15 punti nella classifica di Serie A sia ritenuta ingiusta. Il club chiede infatti di cancellare la penalizzazione, tesi ribadita nell’udienza tenuta oggi al Foro Italico.

Nel mentre, poi, è arrivata anche un’altra comunicazione ufficiale relativa sempre a quanto sta accadendo con il club del presidente Gianluca Ferrero. Le ultime sono arrivate in merito all’intervento del Codacons nella vicenda.

Juventus, le ultime dal Codacons: la comunicazione è netta

Il Collegio di Garanzia del Coni ha fatto sapere che l’intervento del Codacons è stato ritenuto inammissibile. L’associazione ha fatto sapere che questo giudizio: “La decisione assunta oggi dal Collegio di Garanzia dello Sport, che ha ritenuto non ammissibile l’intervento ad opponendum presentato dal Codacons nel ricorso proposto dalla Società Juventus sul caso delle plusvalenze, è un atto abnorme. Uno schiaffo per milioni di tifosi italiani. Che potrebbe addirittura configurare un possibile abuso di atti d’ufficio”.

Comunicazione Codacons
Sentenza Juventus, comunicazione Codacons (LaPresse) SerieAnews.com

L’associazione dei consumatori ha continuato: “Avere estromesso dalla giustizia sportiva i tifosi rappresentati dalle associazioni, primi fruitori dello sport, è un atto talmente grave che, essendo stato commesso da soggetti che rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, potrebbe addirittura configurare l’ipotesi di abuso di atti d’ufficio“.

“Non si meravigli – si legge in conclusione – poi il presidente Malagò se i giovani si allontanano sempre più dagli sport in Italia. Se i cittadini vedono crescere la propria sfiducia nelle istituzioni sportive. Perché questo è il risultato che si ottiene quando si considerano i tifosi solo come risorsa a cui vendere biglietti per lo stadio o abbonamenti tv. Non considerandoli degni di partecipare a giudizi sportivi”.