Bonucci senza giri di parole contro la Juventus: “Io umiliato. Dette cose non vere”

La Juventus sta passando un periodo decisamente turbolento tra le questioni legate a Pogba e Bonucci. Dopo l’avvio della causa per danni di immagine, a parlare è proprio l’ex difensore bianconero.

Leonardo Bonucci, dopo essere stato messo fuori rosa, ha lasciato la Juventus e si è trasferito all’Union Berlino. Il difensore e il club bianconero non si sono lasciati nel migliore dei modi, anzi. Le sue parole sull’accaduto.

Bonucci contro la Juventus
Bonucci parla della Juventus: la sua versione dei fatti (LaPresse) – SerieAnews.com

Leonardo Bonucci, quindi, non le ha di certo mandate a dire. E ha voluto infatti parlare di quanto accaduto con la Juventus. In un’intervista molto specifica il giocatore ha parlato senza veli e ha riferito la sua versione dei fatti.

Da notare, inoltre, che nel corso dell’intervista rilasciata a ‘SportMediaset’, il giocatore dell’Union Berlino non nomina mai direttamente Massimiliano Allegri. Ma si limita a definirlo come “l’allenatore”, segno ulteriore di una presa di posizione e di un distacco netti.

Bonucci senza filtri contro la Juventus: le parole dell’ormai ex bianconero

A ‘SportMediaset’, Leonardo Bonucci ha parlato senza giri di parole della Juventus e di quanto accaduto prima del trasferimento: “Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall’allenatore. È falso che a ottobre e a febbraio mi era stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione. Anzi, a fine maggio avevo dato la mia disponibilità per essere la quinta/sesta scelta in difesa, a fare la chioccia“.

Bonucci contro la Juventus
Bonucci parla della Juventus: le sue parole (LaPresse) – SerieAnews.com

“Ho annusato qualcosa – ha continuato l’ex difensore bianconero – solo leggendolo sui giornali fino a quando il 13 luglio Giuntoli e Manna mi hanno comunicato, venendo a casa mia, che non avrei più fatto parte della rosa della Juventus e che la mia presenza in campo avrebbe ostacolato la crescita della squadra”.

“Questa è stata l’umiliazione che ho subito dopo 500 e passa partite in bianconero. Ho apprezzato la solidarietà di tanti giocatori, anche attuali, della Juve e di altre società. Tutti mi hanno manifestato la loro vicinanza per il comportamento irrispettoso della società”, ha concluso.