Bologna, futuro segnato per Mihajlovic: ma c’è un problema grosso

Il Bologna valuta la posizione di Mihajlovic: il presidente Saputo vorrebbe cambiare allenatore ma l’addio è complicato.

Clima teso in casa Bologna, a causa del deludente avvio di campionato. I rossoblù, dopo 5 giornate, stazionano infatti nei quartieri bassi della classifica con appena 3 punti frutto di altrettanti pareggi e due sconfitte. A preoccupare, in particolare, è la permeabilità del reparto difensivo (già bucato 8 volte) e la sterilità dell’attacco. I gol realizzati sono 5: tutti portano la firma di Marko Arnautovic, sempre più uomo simbolo della squadra.

Bologna, Mihajlovic osserva
Sinisa Mihajlovic (LaPresse)

Troppo poco, per un club che quest’anno auspicava di poter crescere ulteriormente e rivestire il ruolo della mina vagante. In estate sono partiti elementi importanti come ad esempio Matias Svanberg, Aaron Hickey e Arthur Theate tuttavia la dirigenza è convinta di averli sostituiti in maniera più che degna. Un pensiero non condiviso dal tecnico Sinisa Mihajlovic, il cui futuro resta tutto da scrivere. 

La posizione dell’allenatore (attaccato di recente sui social) è quanto mai in bilico e a breve andrà in scena un incontro tra le parti che consentirà di fare il punto della situazione e capire se esistono ancora le condizioni per andare avanti insieme. Il presidente Joey Saputo dal canto suo, come riportato nell’edizione odierna de ‘La Repubblica’, preferirebbe cambiare tuttavia l’operazione non si preannuncia facile.

Saputo riflette
Joey Saputo (LaPresse)

Bologna, Mihajlovic in bilico: ma l’addio è complicato

L’opzione in teoria meno complicata è quella dell’esonero tuttavia molti dei possibili sostituti hanno fatto sapere di non sentirsela di prendere il posto così, a queste condizioni, di Mihajlovic. Per una questione di rispetto e sensibilità. Ecco perché, in occasione dell’imminente meeting, l’amministratore delegato del club Claudio Fenucci proverà a chiedergli di farsi da parte in maniera volontaria e di dimettersi. 

Difficile che accada visto che l’allenatore, subito dopo la conclusione della gara con lo Spezia, ha spiegato di voler rimanere in panchina e di credere in una pronta risalita della propria squadra. Domenica allo stadio “Dall’Ara” arriva la Fiorentina reduce dall’ottima prestazione fornita contro la Juventus: non proprio il più morbido degli avversari. Il Bologna deve prendere una decisione.