“Il ripescaggio può esserci”, incredibile Forlan: Mondiali, l’annuncio spiazza

La Nazionale non si arrende rispetto alla qualificazione ai Mondiali di Qatar del 2022 ai danni dell’Ecuador e a tal proposito si è espresso anche Diego Forlan. 

Passano le settimane e, dopo l’estate, le Nazionali cominceranno a prepararsi realmente all’impegno più atteso, ovvero quello dei Mondiali. Un onore e un onere che al momento non coinvolge il Cile. Tuttavia, in sede legale la Federazione continua a fare battaglia per prendere il posto dell’Ecuador alla kermesse che avrà luogo in Qatar.

 

Il caso è sorto dopo aver analizzato e appuntato alla nazionalità di Byron Castillo. Gustavo Alfaro, Ct dell’Ecuador, continua a contare sul calciatore, ma la questione intorno a lui è davvero sotto giudizio. La stessa FIFA ha accolto la denuncia del Cile e aperto un espediente sul calciatore.

Castillo, infatti, avrebbe ormai da diversi anni falsificato i documenti accreditando che sia originario di Playas, Ecuador, mentre sarebbe di Tumaco, ovvero in Colombia. In passato si era già aperta la questione, che costò al calciatore l’impiego nelle varie categorie della Nazionale. L’input mandato dalla Federazione cilena ha riaperto la questione.

Castillo in campo in Argentina-Ecuador
Castillo in azione in Argentina-Ecuador (LaPresse)

Mondiali Qatar 2022, una nazionale può prendere il posto dell’Ecuador: l’ipotesi avanza, parla Forlan

Diego Forlan, storico calciatore uruguaiano, ha rilasciato un’intervista ai cileni de ‘La Tercera’, in occasione della quale ha rivelato quanto segue: “Ho parlato con persone in Uruguay che conoscono il caso e la situazione, e mi hanno detto: ‘Guarda, non è facile, ma potrebbe accadere‘. Ho capito tramite un amico avvocato che conosce molto bene chi in Cile se ne sta occupando, che la Federazione ha un ottimo tavolo di lavoro ed esperti che monitorano queste situazioni tutto il tempo”.

Ciò significa che inaspettatamente il Cile potrebbe ritrovarsi a prendere parte ai prossimi Mondiali, ma ciò potrebbe accadere anche a poche settimane dall’inizio del torneo, poiché non c’è un tempo limite stabilito da adesso per la chiusura del caso Castillo.